La moda scende in campo contro il Coronavirus. Come già Bulgari e Dolce & Gabbana, anche il gruppo Armani si è fatto avanti per sostenere gli ospedali nella lotta contro l’epidemia di Covid-19. A fronte dell’attuale situazione, infatti, il gruppo Armani ha reso nota la decisione di donare 1 milione e 250 mila euro agli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori di Milano, Spallanzani di Roma e a supporto dell’attività della Protezione civile.
A febbraio Bulgari ha arricchito la strumentistica dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive di Roma con un sistema microscopico di acquisizione delle immagini all’avanguardia. È qui, infatti, che lo scorso mese le ricercatrici Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti si sono distinte per essere state tra le prime in Europa a isolare il virus.
“Il team di ricercatori può ora lavorare con gli strumenti tecnologicamente più avanzati, accelerando il raggiungimento del risultato e avvantaggiando chiunque sul pianeta potenzialmente vittima del virus, a partire dalla Cina la prima nazione ad essere stata colpita”, commenta alla stampa italiana Jean-Christophe Babin, amministratore delegato della maison. E aggiunge: “Speriamo che il nostro contributo aiuterà ad accelerare i trattamenti antivirus e siamo orgogliosi di offrirlo al team scientifico dell’ospedale Lazzaro Spallanzani, che ha fatto questo straordinario passo avanti”.
Anche Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno deciso di stare in prima linea, elargendo una cospicua donazione alla Humanitas University per finanziare uno studio coordinato dal professor Alberto Mantovani, in collaborazione con i virologi Elisa Vicenzi e Massimo Clementi dell’università Vita-Salute San Raffaele.