Il nuovo corso di Blumarine inizia nel segno di Nicola Brognano. Eccellenze Italiane, holding neo proprietaria del gruppo carpigano Blufin cui fa capo il marchio, ha svelato il nome del direttore creativo che succederà alla storica fondatrice Anna Molinari. La prima collezione Blumarine disegnata da Brognano sarà la resort 2021, presentata il prossimo giugno, cui seguirà la P/E 2021 che sfilerà durante Milano Moda Donna a settembre.
“Nicola porterà a Blumarine la freschezza del suo talento creativo – afferma in una nota Marco Marchi, amministratore unico di Eccellenze Italiane nonché presidente di Liu Jo – ed un approccio innovativo per dare nuovo slancio ad un marchio iconico come questo. Nella creatività di Nicola ritrovo tutte le caratteristiche necessarie per una lettura in chiave contemporanea dei codici che hanno fatto grande Blumarine e sono felice che sia proprio un giovane talento italiano a raccontare questo nuovo capitolo della storia del marchio portando avanti il messaggio di stile di Anna Molinari”.
“La moda di Blumarine e lo stile di Anna Molinari sono sempre stati per me fonte di ispirazione e testimonianza autentica di creatività e visione. Sono estremamente felice, ed allo stesso tempo emozionato, all’idea di intraprendere questa nuova avventura con l’obiettivo sfidante di proiettare il brand nel futuro, ripensandolo con identità e carattere per le nuove generazioni”, dichiara Brognano. Il designer è già da alcune stagioni tra i nomi di spicco della new wave italiana. Proprio oggi è in calendario la sfilata A/I 2020-21 della sua linea omonima durante l’attuale edizione di Milano Moda Donna (18-24 febbraio).
Blufin, fondata negli anni 70 da Anna Molinari insieme al marito Gianpaolo Tarabini, comprende i marchi Blumarine, Blugirl, Anna Molinari e Be Blumarine ed è oggi presente in 50 Paesi, con collezioni distribuite in più di 500 punti vendita, di cui 31 boutique e shop-in-shop monomarca in tutto il mondo. Il fatturato consolidato 2018, comprensivo di royalties sulle licenze, è stato di 33 milioni di euro generato per il 40% dal mercato domestico e per il 60% dai mercati internazionali. In 5 anni, Marchi conta di arrivare a un fatturato di 50 milioni di euro con un Ebitda a doppia cifra.