Si allunga la lista dei retailer tradizionali che scommettono sul resale. Secondo quanto riportato da Business of Fashion, anche Nordstrom sarebbe pronto a vendere abbigliamento usato online e nel suo flagship di New York. Il negozio “See You Tomorrow” di Nordstrom, la cui inaugurazione è prevista per il 31 gennaio, “offrirà agli acquirenti pezzi di seconda mano di griffe come Burberry, Thom Browne, Isabel Marant, Off-White e Adidas. Il servizio di rivendita, inizialmente attivo per sei mesi, ma con possibilità di estensione, accetterà anche prodotti usati dai clienti, per poi rivenderli, in cambio di gift card Nordstrom”.
Lo shop-in-shop, riflette Business of Fashion, inquadra Nordstrom come competitor di The RealReal, Vestiaire Collective e altri player che sono già nomi di riferimento del mercato secondhand. Tra le più note insegne americane dello shopping, lo scorso aprile Neiman Marcus è entrato nel capitale del reseller di lusso online Fashionpile, attivo da oltre vent’anni nel campo, mentre in estate Macy’s ha avviato una collaborazione con il reseller digitale ThredUp.
Stando proprio a un report di ThredUp, il valore di questo mercato della moda di seconda mano dovrebbe toccare i 41 miliardi di dollari (37,2 miliardi di euro) a livello globale entro il 2022. Il resale, secondo la ricerca, dovrebbe guadagnare sempre più spazio nel guardaroba delle persone (arrivando all’11% nel 2022) e soprattutto in quello dei consumatori ‘high spending’.