Pattern ha rilevato la maggioranza (51%) di Smt (Società Manifattura Tessile), azienda italiana specializzata in maglieria di lusso. Il player piemontese, attivo nella progettazione e nella produzione di linee di abbigliamento per alcuni dei marchi mondiali dell’alto di gamma, entra così in un settore fino a oggi non presidiato. A seguito dell’operazione, il 49% dell’azienda rimarrà di proprietà di Stefano Casini, che sarà nominato anche AD.
L’equity value di Smt è stato fissato a 10,8 milioni di euro “il corrispettivo dell’operazione – si legge in una nota – sarà pertanto pari a 5,5 milioni di euro, con un meccanismo di protezione legato alla chiusura del bilancio 2020 di Smt”.
Pattern ha corrisposto una caparra pari a 1,1 milioni di euro, mentre il saldo prezzo verrà versato al perfezionamento della cessione delle quote, ovvero dopo l’approvazione del bilancio 2019 da parte di Smt.
Smt prevede ricavi 2019 superiori a 17 milioni di euro (contro gli 11,3 del 2018), con un ebitda margin adjusted 2019 del 14% (lo scorso esercizio era del 8,8%), e prevede inoltre una posizione finanziaria netta nell’anno negativa per circa 3 milioni.
Luca Sburlati, CEO di Pattern, ha commentato: “L’ingresso del maglificio Smt all’interno del Gruppo Pattern è un fondamentale passo, successivo alla quotazione, verso il nostro obiettivo: creare il polo italiano della progettazione del lusso. La scelta del territorio emiliano, così come la precedente acquisizione di Roscini Atelier in Umbria, mira a valorizzare le diverse eccellenze imprenditoriali e le competenze straordinarie del territorio italiano”.