L'”apocalisse del retail” non è un affare italiano. Quanto meno non nella fascia alta del mercato. Nel 2018, secondo il consueto studio condotto da Pambianco, i fatturati delle dieci principali boutique di lusso italiano sono cresciuti mediamente del 7%, toccando i 909 milioni di euro di turnover. Grazie soprattutto all’online che, mediamente, pesa ormai il 30% del business dei multimarca di lusso e che si appoggia spesso su piattaforme internazionali come Farfetch.
Nell’analisi pubblicata sul prossimo numero di Pambianco Magazine, in uscita la prossima settimana, al primo posto delle dieci principali insegne per fatturato, compare Folli Follie, storico retailer mantovano che conta diverse insegne nel nord Italia e un portale online lanciato nel 2017, TheDoubleF. Secondo posto per LuisaViaRoma che, ormai, con il web arriva a fatturare il 90% del turnover totale. Terza posizione per Modes, il nuovo nome di Stefaniamode. E ancora, G&B, Tiziana Fausti, Vinicio e Gianni Cuccuini. Chiudono la top 10 Sugar, Franz Kraler e Thecorner.com.