Barneys New York ha raggiunto un accordo per la vendita dei suoi asset ad Authentic Brands Group (Abg), che ha messo sul piatto 271 milioni di dollari (circa 245 milioni di euro). A dare la notizia è il Wall Street Journal, citando documenti depositati alla Us Bankruptcy Court di Poughkeepsie, New York, che precisano come l’operazione avvenga in partnership con B. Riley Financial. La vendita dovrebbe concludersi entro il 22 ottobre, portando alla chiusura dei sette punti vendita di Barneys e alla liquidazione della merce. I documenti, che non chiudono le porte all’arrivo di altre proposte, spiegano che quella di Authentic Brands Group funge da offerta “stalking horse” per Barneys, ossia da proposta, antecedente a una possibile asta, che fissa un valore all’asset.
Barneys New York ha fatto richiesta di Chapter 11 lo scorso agosto, accusando il caro affitti, il calo delle vendite e l’ascesa dello shopping online. Stando al Wall Street Journal, l’accordo dovrebbe coinvolgere anche Saks Fifth Avenue: in alcuni dei punti vendita dell’insegna, dovrebbero aprire shop-in-shop di Barneys. Nell’ambito della partnership, Authentic Brands concederebbe infatti in licenza il nome Barneys a Saks. Tuttavia, riporta Business of Fashion, Hudson’s Bay, controllante dell’insegna fondata da Andrew Saks, non appare nell’accordo di vendita depositato ieri.
Authentic Brands Group è una brand management company con sede a New York, che ha in portafoglio marchi come Juicy Couture, Nine West, Nautica e Volcom (acquisito da Kering). Dallo scorso agosto Abg è in orbita al fondo BlackRock.
La realtà americana non è il solo nome emerso tra i possibili pretendenti del department store in crisi: nei giorni scorsi era infatti circolata l’ipotesi di un’offerta da 220 milioni da parte di un pool di investitori, guidato da Sam Ben-Avraham.