La donna del fashion nel 2018 rimane in linea con l’anno precedente. Stando ai dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda, e diffusi in occasione della presentazione del salone Super, l’anno scorso il turnover di settore ha messo a segno un aumento del 1% a 13,3 miliardi. Lo scorso anno, l’incremento era stato del 2,2 per cento. Il segno positivo dell’industria è riconducibile alla performance oltre confine: le esportazioni sono infatti cresciute del 3,1% a 8,4 miliardi, che si confronta invece con una flessione del 3,9% sul mercato interno.
I dati evidenziano anche che, nell’ambito della filiera tessile-moda nazionale, il womenswear riveste un ruolo di primo piano, assicurando il 24,3% del fatturato generato complessivamente.
A livello di settori, l’evoluzione positiva ha interessato in via esclusiva la confezione (+2,9%), mentre tutti gli altri comparti della moda donna si sono mossi in area negativa: camiceria e maglieria hanno chiuso l’anno in calo rispettivamente del -3,9% e del -1,0%, mentre l’abbigliamento in pelle ha ceduto ben il 7,4 per cento.
Tra i canali, si segnala l’ottima performance dell’online, che chiude l’anno in corsa del 40,7%, con un’incidenza del 9,4% sul mercato totale.
Per quanto riguarda i primi cinque mesi del 2019, stando ai dati Istat, l’export continua a essere interessato da un trend favorevole (+7,6%), grazie all’andamento favorevole sia per la Ue che per l’extra Ue, e anche l’import si mostra vivace (+12,7 per cento).