Mipel scalda i motori per l’edizione numero 116. La prossima manifestazione b2b dedicata a borse e accessori moda, in programma dal 15 al 18 settembre a FieraMilano-Rho, sarà la prima sotto la guida del nuovo presidente di Assopellettieri, Franco Gabbrielli. La manifestazione, organizzata dall’associazione col supporto di Ice-Agenzia e Mise, riunirà oltre 350 brand e mira ad accogliere oltre 12mila visitatori da tutto il mondo.
Gabbrielli, arrivato al timone dell’associazione lo scorso giugno, proseguirà il percorso iniziato la scorsa stagione, improntato sulla sensibilizzazione della filiera e dei consumatori sulla sostenibilità. Tante le iniziative in questo senso: dall’idea di piantare alberi per compensare parte dell’anidride carbonica emessa nei giorni di fiera, fino all’installazione di due eco-compattatori per smaltire le bottigliette di plastica
Per quanto riguarda il concept, oltre alla riconfermata area Scenario, dedicata alle aziende di ricerca, e all’area Streetstyle, si aggiunge il nuovo progetto Signature, dedicato allo storytelling del made in Italy.
La conferenza stampa di presentazione della manifestazione, tenutasi ieri a Milano, è stata anche l’occasione per divulgare i dati del settore pelletteria relativi al primo semestre 2019. I numeri, elaborati dal Centro Studi Confindustria Moda per Assopellettieri, parlano di dinamiche nuovamente poco premianti sul mercato interno, con l’ennesima contrazione degli acquisti delle famiglie sia in volume (-4,8%) sia in spesa (-3,1%), e un sensibile incremento delle vendite estere in termini di valore. L’export, infatti, ha fatto registrare un +27,5% a 4,2 miliardi di euro, un risultato però dovuto quasi esclusivamente alla performance dei flussi diretti in Svizzera, tradizionale piattaforma logistico-distributiva dei grandi brand, raddoppiati in valore nel periodo (+112,7 per cento). L’avvio del 2019 risulta caratterizzato da un’ulteriore frenata in Russia e da dinamiche stagnanti in diversi mercati comunitari, Germania in primis. Bene, invece, gli Usa, la Corea del Sud e la Cina, tutti con incrementi superiori al 10 per cento.
Le dinamiche di export e import descritte originano un saldo commerciale attivo nei primi cinque mesi pari a 2,9 miliardi di euro (+39,2% sull’analogo periodo 2018).