Missoni accelera nel retail. “Investiremo tra 10-12 milioni, metà in Asia e metà in America e intendiamo mantenere cinque – sei nuove aperture l’anno, il ritmo giusto per un’azienda delle dimensioni di Missoni”, ha raccontato a L’Economia il vice presidente Michele Norsa. Come si legge, il brand ha aperto in Asia un monomarca a Bangkok, a cui ne farà seguito un altro entro gennaio 2020, mentre a settembre aprirà a Singapore. In Medio Oriente Missoni inaugurerà, ai primi di dicembre, uno shop al Dubai Mall. Negli Stati Uniti, invece, e in particolare a New York, il marchio si sposterà, stando sempre sulla Madison Avenue, vicino a Hermès e Barney, poi aprirà due monomarca a Miami, uno per Missoni e uno per M Missoni, a cui se ne aggiungerà un altro in Costa Mesa il prossimo anno.
Le attività del brand italiano, che lo scorso anno ha visto l’ingresso nel proprio capitale, per una quota pari al 41,2%, di Fsi (Fondo strategico italiano), non finiscono qui. “Abbiamo anche lavorato – ha proseguito Norsa – alla razionalizzazione e al potenziamento delle licenze: abbiamo firmato un importante accordo per gli occhiali con Safilo, facciamo molto co-branding, firmeremo a breve un accordo per gli orologi, stiamo lavorando su borse e accessori. Vogliamo poi potenziare moltissimo il settore casa, che per noi già oggi vale una ventina di milioni, per svilupparci nel contract: Ottavio Missoni ha disegnato tanto arredamento, per marchi come Kartell per esempio, e anche Angela è molto vicina all’arte e all’architettura”.
Per quanto riguarda la Borsa, invece, “è qualcosa che potrà avvenire tra quattro, cinque anni. Ecco, il 2023 potrebbe essere l’anno giusto”, ha concluso Norsa.