A un anno esatto dall’acquisizione della maggioranza del capitale da parte di Alcedo, durante il quale il nuovo management ha riorganizzato produzione, strategia e commerciale, Atlantic Stars è pronto a darsi obiettivi ambiziosi. A spiegarlo a Pambianconews sono Sonia Lorenzet, partner del fondo e presidente del marchio di sneakers premium, e il CEO di Finest Shoes, azienda che controlla il brand, Luigi Rebellato. “Il riassetto ha riguardato in larga parte la distribuzione, con particolare riferimento all’Italia, che incide per il 65% sul fatturato complessivo. C’era l’esigenza di snellire il segmento wholesale, in un’ottica di un riposizionamento verso l’alto”, spiega Rebellato. “Siamo scesi a circa 550 clienti nel nostro Paese e all’estero, dando la priorità ai doors di livello, che comunicassero nella maniera migliore possibile il nostro prodotto”. Oltre confine, il focus finora è stato sul Giappone (dove il marchio conta anche sugli unici due flagship del brand), ma la volontà è quella di consolidare le posizioni in centro Europa (con particolare riferimento a Francia, Germania e Benelux, ma anche Spagna e Portogallo) e di penetrare i mercati russi e statunitensi. L’Italia non passa comunque in secondo piano, tanto che per il 2020-21 è attesa l’apertura di un monomarca a Milano.
Dal riposizionamento e dall’arrivo di nuovi manager (sono cambiati, dall’ingresso in Alcedo, non solo i massimi vertici, ma anche il direttore commerciale, il CFO e il responsabile della produzione) ci si aspettano risultati anche dal punto di vista economico. Il marchio, racconta Rebellato, ha chiuso il 2018 con “ricavi per 13,5 milioni di euro, in linea con quanto fatto nel 2018. Per il 2019 abbiamo obiettivi di crescita, anche in considerazione del successo al recente Pitti, e la proiezione si attesta ai 16 milioni per l’esercizio in corso”.
Il marchio, nato nel 2014 da un’idea dei precedenti proprietari (Alessandro Squarzi, Cristiano Martelli, Gian Luca Zucchelli, tutti e tre ancora in azienda), ha sede nel distretto calzaturiero di Fucecchio, in Toscana, dove è basata anche la produzione. “Ci consideriamo a tutti gli effetti un marchio ‘made in Tuscany’: la produzione ha sede tra il nostro headquarter e i laboratori della zona, per assicurare un controllo ferreo sulla qualità delle calzature”, prosegue il manager.
Le novità della nuova gestione riguardano anche il prodotto, con la trasformazione da brand forte in un paio di articoli ‘di punta’ per uomo, declinati in varianti e colori diversi, a marchio dalla forte connotazione fashion, con una vera e propria collezione sia al maschile che al femminile, e che presto sperimenterà anche nel campo della personalizzazione delle sneakers, uno dei trend del momento. Il target delle calzature Atlantic Stars, il cui prezzo di vendita si aggira intorno ai 200 euro, è quello della Generazione X e dei Millennials, ovvero dei nati tra gli anni 60 e 80, anche se con la P/E 2020 il pubblico che si vuole coinvolgere sarà anche più giovane.
Quanto ad Alcedo, società trevigiana di gestione del risparmio alla sua prima scommessa nella moda, Lorenzet racconta di essere interessata a ulteriori esplorazioni nel segmento fashion. “Negli ultimi 4 anni ci siamo interessati al comparto, con l’obiettivo di trovare marchi con una storia recente, ma di successo, in cui c’è ancora molto da costruire. Continueremo a osservare da vicino il settore, facendo leva anche sull’esperienza maturata proprio con Atlantic Stars”, conclude la manager.
Intanto, si legge su Il-Sole24Ore di oggi, il fondo sarebbe pronto a cedere Exa Group, società attiva nel general contractor per la realizzazione di punti vendita retail ‘chiavi in mano’ acquisita nel 2016. Alcedo avrebbe infatti organizzato un’asta e, in corsa per l’acquisizione, sarebbero rimasti due candidati; Fondo Italiano (assieme ad Armonia) e Trilantic.