Patagonia spinge i giapponesi alle urne. Il 21 di luglio, giorno in cui si terrà la 25esima elezione della Camera dei consiglieri, la camera più alta del Paese, il marchio americano di outdoor chiuderà tutti i suoi store nel Paese, nell’ottica di incoraggiare la partecipazione al voto da parte dei cittadini. Tra gli argomenti più discussi durante la campagna elettorale, oltre alle revisioni costituzionali e all’aumento delle tasse, anche quello dei cambiamenti climatici, uno dei temi a cui il marchio è da sempre più legato. A riportarlo è Vogue Japan.
Non è la prima volta che il player dell’abbigliamento sportivo scende nel campo politico. In America, dopo essersi espresso chiaramente contro l’ascesa a presidente di Donald Trump, lo scorso ottobre si era schierato ufficialmente a favore di due candidati democratici in gara per il Senato, dando un endorsement per la prima volta nella storia del brand.
All’inizio di quest’anno, invece, Patagonia ha fissato al 2025 la scadenza massima per rendere la supply chain “carbon neutral”, ovvero a emissioni zero.