Via libera del giudice all’offerta per il gruppo immobiliare di Dubai Damac Properties all’acquisto della casa di moda Roberto Cavalli. Lo si apprende da fonti vicine al dossier, citate da fonti di stampa italiane. “Il marchio di moda – si legge su BeBeez – dovrebbe essere ceduto a Vision Investment Co Llc, veicolo di Damac Properties, che dovrebbe lasciare al suo posto l’attuale ad di Cavalli, Gian Giacomo Ferraris”. Damac lo scorso 14 giugno aveva presentato un’offerta vincolante per rilevare Roberto Cavalli. Un’altra offerta è stata presentata dalla Otb di Renzo Rosso, licenziataria del marchio Just Cavalli fin dal 2011, e un’altra proposta è stata avanzata dall’investitore di private equity statunitense Bluestar Alliance, specializzato in brand di lusso. Il prossimo passo sarà la firma per l’acquisizione delle azioni, con l’annuncio ufficiale atteso per i prossimi giorni.
Nell’ottobre scorso, la maison aveva siglato con Damac Properties un accordo per l’interior design dell’Aykon Hotel sulla Dubai Marina, primo di almeno altri cinque che saranno aperti nei prossimi 10 anni. Damac sta anche costruendo ville Just Cavalli a Dubai.
Roberto Cavalli è stata ammessa alla procedura di concordato in bianco lo scorso aprile, con il Tribunale di Milano che ha concesso 120 giorni di tempo (fino al 3 agosto prossimo), per presentare una proposta definitiva di concordato preventivo o per la domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti. Di recente, il gruppo ha avviato la liquidazione delle attività in Nord America nell’ottica di una ristrutturazione aziendale. Il totale del debito da coprire a oggi è di 105 milioni di euro, di cui circa 47 milioni verso le banche e il resto verso fornitori e altri creditori.
La maison è controllata da Clessidra sgr dal 2015, affiancata con quote di minoranza dal fondo L-Gam e dalla cinese Chow Tai Fook Entreprises Ltd, una holding con sede a Hong Kong controllata dalla famiglia Cheng. L’operazione era stata condotta allora sulla base di una valutazione di 380-390 milioni di euro, per un multiplo di circa 16 volte l’ebitda del 2014, che era stato di circa 23 milioni, a fronte di ricavi per 210 milioni. Successivamente i fondi hanno ricapitalizzato la società per un totale, si dice, di altri 15 milioni.