Nel 2018 gli acquisti degli italiani con carte di credito nei negozi di abbigliamento, calzature o accessori sono calati dell’1,7 per cento. A dirlo sono i dati emersi dal Fashion & High Street Report di Federazione Moda Italia con World Capital, in collaborazione con Osservatorio Acquisti Nexi, Global Blue e Cciaa di Milano. Una spesa di oltre 13 miliardi di euro che “ha cancellato i leggeri segnali distensivi del 2017, chiuso con un +1,9 per cento”. Nei primi mesi 2019 le stesse spese sono state altalenanti: gennaio +0,2%, febbraio -0,4% e marzo +7,2%. Sul settore ha pesato la ‘mancanza’ della primavera. “Un clima che ci ha fatto saltare la stagione. Una circostanza che, ahinoi, si ripete sempre più spesso in questi ultimi anni provocando ingenti danni economici e marginalità sempre più risicate – ha spiegato Renato Borghi, il presidente di Federazione Moda Italia, l’organizzazione di Confcommercio che rappresenta 30mila imprese commerciali piccole e medie -. Lavorando su collezioni stagionali, chiediamo che il settore venga assimilato a quello dell’agricoltura e di poter invocare lo stato di calamità del dettaglio moda”.