Dalla Svizzera all’Italia, e più precisamente, Novara. Kering ha deciso di lasciare in parte il Canton Ticino, dove è presente con una piattaforma logistica da oltre 20 anni, e di spostarsi a Trecate, vicino a Novara. Il piano, che andrà a regime tra il 2020 e il 2022, prevede il ridimensionamento di alcuni uffici e magazzini in territorio elvetico di Kering.
L’annuncio è arrivato in una riunione nello stabilimento principale di Cadempino e all’apice di rumors che si susseguivano da mesi. Un primo trasferimento in Italia di 150 lavoratori era già avvenuto lo scorso autunno.
Stando al Corriere del Ticino, la scelta avrà un impatto significativo sull’occupazione: oggi nei magazzini della zona lavorano 800 dipendenti, di cui a regime ne dovrebbero rimanere 400.
“Le strutture logistiche oggi presenti in Ticino continueranno ad operare, seppur con una sostanziale riduzione delle attività con conseguente ridimensionamento del personale impiegato. Il Gruppo, in collaborazione con tutte le parti interessate, sta lavorando per mitigare le conseguenze sui dipendenti coinvolti in modo responsabile”, spiega Kering in una nota. La piattaforma riguardava tutti i marchi del gruppo, tra cui Gucci, Ysl, Balenciaga e Bottega Veneta.
L’azienda motiva così la scelta aziendale: “Nel contesto di una riflessione più approfondita sull’adeguatezza della rete logistica mondiale, il Gruppo ha deciso di introdurre un nuovo modello operativo, con una sostanziale riorganizzazione e semplificazione dell’attuale struttura logistica, con nuovi investimenti negli Stati Uniti, Asia e Italia. Come conseguenza delle considerazioni di cui sopra, la maggior parte delle attività logistiche svizzere sarà centralizzata in un unico polo logistico in Italia, che sarà dimensionato per la crescita futura”.
Il nuovo hub avrà sede a Trecate (No) e consentirà “una maggiore capacità di stoccaggio e scalabilità, in linea con la crescita dei volumi, e soddisferà la crescente domanda di interconnessione con i principali hub di trasporto”.
Sempre stando alla stampa locale, il ridimensionamento della presenza in Ticino avrà importanti ripercussioni sul piano del fatturato e degli utili tassati in Svizzera.
Di recente, Kering si è accordato con il fisco italiano, in merito ad alcune contestazioni mosse dall’Agenzia delle Entrate alla propria controllata svizzera Luxury Goods International S.A., per il pagamento di un’imposta per un totale di 1,25 miliardi di euro.