Niente più Borsa per Furla. L’azienda specializzata in pelletteria toglie la Borsa dai propri piani. A dirlo a L’Economia è stata Giovanna Furlanetto, presidente della società bolognese. “Sulla quotazione abbiamo perso l’onda. Andiamo autonomi e felici, abbiamo la possibilità di farlo, l’azienda si autofinanzia e le banche danno denaro a costo zero. Crediamo che non sia il momento di avere ulteriori complessità”. Furla aveva intrapreso tre anni fa il cammino verso Piazza Affari, stringendo un accordo con la Tip di Giovanni Tamburi. All’epoca, si era parlato di una quotazione attesa tra il 2017 e il 2018.
Pur avendo raddoppiato il proprio fatturato in quattro anni, superando la barriera dei 500 milioni di euro, Furla ha rallentato il passo di crescita nella seconda metà del 2018, chiudendo l’anno con ricavi a quota 513 milioni di euro, con un tasso di crescita (+5,2%) decisamente inferiore al 2017, quando progrediva del 20 per cento.