Otb chiude il 2018 registrando un fatturato consolidato in flessione del 3,2% (cambi costanti) a quota 1,439 miliardi. Una contrazione “principalmente dovuta alla performance del marchio Diesel”, come comunicato nella nota ufficiale del gruppo. Infatti, “a fronte di una continua e significativa presenza nei mercati asiatici (Giappone in primis), Diesel ha registrato una riduzione del proprio fatturato in Europa e in Nord America” e, proprio negli Stati Uniti, Diesel Usa ha fatto richiesta di Chapter 11 per il proprio rilancio sul territorio.
Per quanto riguarda, invece, i marchi del segmento designer, e quindi Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, Paula Cademartori, e le altre aziende del gruppo, Staff International e Brave Kid, si conferma “un andamento complessivamente positivo e un fatturato in crescita”.
Oltre al fatturato del gruppo, anche l’ebitda risulta in calo a 41,5 milioni di euro, pari a una flessione a cambi costanti di circa 11 milioni rispetto all’esercizio precedente, “al netto di operazioni straordinarie e dell’effetto di attività destinate alla dismissione”. Il risultato netto delle attività ricorrenti è negativo per 26 milioni di euro, cui si aggiungono gli effetti derivanti da attività destinate alla dismissione per 32,5 milioni di euro. “La posizione finanziaria netta – si legge nella nota – si è ulteriormente rafforzata attestandosi a 111 milioni di euro, con un miglioramento di 27 milioni di euro (+32%) rispetto al 2017”, mentre la situazione patrimoniale netta è di 885 milioni di euro. Duecento, invece, sono i milioni che verranno investiti nei prossimi tre anni per il piano industriale di sviluppo del gruppo.
Per quanto riguarda il piano strategico, questo “prevede il potenziamento della distribuzione di tutti marchi su tutti i canali e mercati (in particolare il canale retail, che vedrà l’apertura di circa 180 nuovi punti vendita), il consolidamento delle competenze industriali del gruppo (tramite investimenti in strutture, processi, ricerca e innovazione), oltre a un’espansione dell’attuale perimetro di Otb attraverso attività di Merger & Acquisition”.
“Il 2018 è stato volutamente un anno di reset, con interventi mirati a creare gli adeguati presupposti per uno sviluppo sostenibile del business”, ha commentato Ubaldo Minelli, AD del gruppo. “Otb ha una visione chiara dei suoi obiettivi di lungo termine, una strategia focalizzata per il loro raggiungimento e un importante piano di investimenti per accelerare la crescita dei marchi già in portafoglio. Il patrimonio netto e l’attuale posizione finanziaria di Otb ci permetteranno altresì di continuare ad esplorare nuove opportunità”.