Si è svolto al Mise il tavolo di monitoraggio dell’azienda di abbigliamento maschile Brioni, del gruppo Kering, sulla situazione produttiva e occupazionale dei siti produttivi di Penne, Montebello di Bertona e Civitella Casanova della provincia di Pescara, e il sito di Curno in provincia di Bergamo. Al tavolo, presieduto dal Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda, della Regione Lombardia, della Regione Abruzzo e le sigle sindacali.
Nel corso dell’incontro, l’azienda ha illustrato l’andamento finanziario del 2018, che si è dimostrato stabile, e il nuovo piano industriale che prevede la diversificazione delle linee di abbigliamento in base alla fascia d’età dei clienti, in particolare quella più giovane. Tra le linee strategiche del piano ci sono anche un incremento della produttività e dell’export verso i mercati nazionali ed esteri tra i quali, in particolare, quello cinese e russo che, nell’ultimo periodo, si sono rivelati favorevoli. L’azienda, inoltre, ha spiegato che uno dei fattori fondamentali che concorrono al rilancio del marchio è il marketing.
Preoccupazione è stata espressa dai sindacati per una strategia che, a fronte di un aumento della produttività, non tutelerebbe i lavoratori. “E’ obiettivo di questo tavolo lavorare in sinergia affinché le esigenze dell’azienda e dei lavoratori trovino un punto di incontro, con l’obiettivo comune di rilanciare l’azienda – ha dichiarato Sorial -. E’ quindi fondamentale che l’azienda continui a investire sempre di più sulle linee di produzione per garantire lo stesso livello qualitativo del prodotto, che costituisce la base del successo di un marchio famoso in tutto il mondo, salvaguardando i livelli occupazionali e la valorizzazione delle proprie professionalità”. Nel 2016, a Curno, i dipendenti avevano accettato il passaggio del lavoro da full-time a part-time per tutelare i posti di lavoro.
Il tavolo rimane aperto per consentire alle parti di monitorare l’andamento dell’azienda e il suo posizionamento sul mercato.