Burberry riduce la sua impronta retail a Shanghai, affidando la crescita delle vendite al canale digitale. Secondo quanto pubblicato dal sito No Fashion e ripreso da Jing Daily, infatti, la maison britannica avrebbe chiuso quattro store a L’Avenue, nel K11 Art Mall Shanghai, nel Westgate Mall e quello all’interno dell’Hongqiao Airport. Le chiusure sono state operate tra agosto 2018 e il 3 marzo scorso. A queste chiusure, precisa Jing Daily, potrebbero seguire due nuovi opening nei nuovi templi dello shopping Ifc Shopping Mall e Iapm Mall. “Le chiusure di negozi di Burberry in Cina – si legge su Jing Daily – potrebbero non essere indicative di eventuali difficoltà del marchio nel Paese, in quanto, negli ultimi mesi, la griffe ha chiaramente trovato un modo per vendere ai consumatori più esperti nel digitale attraverso piattaforme come WeChat“.
Burberry ha chiuso il terzo trimestre d’esercizio (chiuso il 29 dicembre scorso) con ricavi per 711 milioni di sterline di ricavi (pari a poco più di 826 milioni di euro), con un aumento dell’1% delle vendite comparabili, riportando tuttavia una lieve flessione rispetto ai 719 milioni del corrispondente periodo 2017 (-1 per cento). L’Asia-Pacifico, nello specifico, ha beneficiato di una crescita mid-single digit guidata dalla Cina continentale, mentre l’area Emeia, comprensiva di Europa, Medio Oriente, India e Africa, ha mostrato un leggero incremento degli acquisti da parte dei turisti. Più debole l’andamento, nei mesi scorsi, l’andamento delle Americhe.