Prada torna a crescere nel 2018, confermando il trend positivo del primo semestre, ma gli ultimi sei mesi dell’anno hanno fatto registrare un rallentamento. Dopo diversi esercizi in calo, il gruppo italiano ha archiviato il 2018 con ricavi a quota 3,142 miliardi di euro, in crescita del 6% a cambi costanti, anche se sotto le attese degli analisti. Queste ultime, come riportato da Reuters, erano pari a 3,17 miliardi. L’ebitda si è attestato a quota 551 milioni, registrando una percentuale sui ricavi del 17,5% ( contro quella del 19,2% del 2017), mentre l’ebit è stato di 324 milioni (10,3% sui ricavi contro gli 11,8% nel 2017), a fronte di attese degli analisti pari a 377 milioni. Il risultato netto è stato pari a 205 milioni con una percentuale sui ricavi del 6,5% (contro l’8,1% nel 2017).
La seconda metà del 2018, fa notare sempre l’agenzia, è stata sfidante per l’industria del lusso, principalmente per via delle proteste dei gilet gialli in Francia, delle tensioni del commercio globale, del dollaro forte e di una domanda più contenuta da parte dei flussi turistici dei cinesi.
Il titolo, questa mattina, ha registrato una perdita di oltre il 10% sulla Borsa di Hong Kong.
Per quanto riguarda le aree geografiche, il mercato dell’Asia Pacific ha riportato vendite in crescita del 10% a cambi costanti, riportando un progresso in tutti i principali mercati dell’area, tra cui la Greater China in cui le vendite sono cresciute dell’8 per cento. Crescono, poi, il mercato americano (+4%), l’Europa (+3%), il mercato giapponese (+7%) e il Middle East (+5 per cento). A livello di singoli marchi, Prada ha registrato una crescita del 7 per cento, con trend positivi in tutti i mercati e in tutte le categorie merceologiche, mentre Miu Miu ha visto le proprie vendite in aumento del 2 per cento. Per quanto riguarda i canali distributivi crescono sia il retail (+7%) sia, seppur in maniera più contenuta, il wholesale (+1% per cento).
“Il 2018 si chiude con risultati che dimostrano come le nostre recenti iniziative abbiano avuto un riscontro positivo dal mercato con un ritorno in termini di crescita dei ricavi”, ha commentato il CEO Patrizio Bertelli. “Il rinnovamento strategico e la conseguente revisione organizzativa, da completarsi nei prossimi mesi, conferiranno all’azienda una struttura più dinamica e una rinnovata capacità di interpretare l’evoluzione culturale delle nuove generazioni, con le quali condividere l’identità dei nostri brand”.