White Milano chiude l’edizione di febbraio registrando 25.256 (+4,8%) visitatori, tra buyer e operatori del settore . Tra questi, i buyer crescono del 2,3 per cento, grazie soprattutto alla spinta degli esteri, i quali hanno messo a segno un +6,8 per cento. Crescono, ma in maniera più contenuta, anche gli italiani (+1,4 per cento).
“La vivacità dimostrata da questo salone è il risultato di uno scouting attento di marchi, di nuovi hub espositivi e anche di un progetto dall’alto profilo culturale come Give A FOkus”, ha commentato Massimiliano Bizzi, founder di White. “Questo lavoro si è visto e si è apprezzato e i feedback dei buyer sono stati molto positivi, tanto da averlo definito come un trade show concreto e che si interpreta bene. Anche il riscontro ottenuto dagli esponenti della politica, intervenuti all’inaugurazione, testimonia il ruolo di White come piattaforma ormai fondamentale della fashion week milanese. A ogni edizione, rappresentiamo circa 550 aziende che credono nella validità dei nostri progetti”.
Tra le novità che hanno caratterizzato questa edizione, il lancio di Give a Fok-us – Focus on the Unfocused, il progetto che esplora il rapporto fra moda, natura e società, così da focalizzare l’attenzione su green, innovazione ed economia circolare. A ciò, si è aggiunto il debutto di due nuove sezioni, ovvero Knit Lab, dedicata al mondo della maglieria, e la Lounge – Sphere, dedicata all’homewear e dove saranno presenti collezioni loungewear e lingerie unite ad una proposta beauty. Presente anche il progetto Showroom Connection che dopo il lancio avvenuto la scorsa edizione con 5 brand, quest’anno ha portato a quota 10 i suoi partecipanti. Special guest dell’appena conclusa edizione è stato Strateas Carlucci.