Apple taglia le stime per la prima volta in 12 anni e crolla in Borsa, con ripercussioni negative anche sui titoli del lusso. Lo scorso 2 gennaio, infatti, in una lunga lettera gli azionisti, il CEO di Apple, Tim Cook ha rivisto al ribasso l’outlook sul fatturato del primo trimestre dell’anno, quando le vendite dovrebbero attestarsi sugli 84 miliardi di dollari (circa 74 miliardi di euro), valore inferiore agli 89-93 miliardi stimati in precedenza. Gli analisti, stando al consensus FactSet, avevano previsto un giro d’affari di 91,3 miliardi di dollari. Le azioni del colosso di Cupertino hanno perso quasi il 10% nella seduta di ieri a Wall Street, impattando sulle Borse europee e sui titoli del lusso: Lvmh, Kering, Moncler, Burberry e Swatch Group sono tra i titoli che hanno perso di più negli scambi di ieri, con scivoloni di oltre il 4 per cento.
A causare il taglio delle stime di Apple è stato il rallentamento delle vendite di iPhone, soprattutto in Cina e nei mercati emergenti. “Riteniamo che il debole contesto economico in Cina sia ulteriormente influenzato dall’aumento delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti”, ha commentato Tim Cook.
Ad oggi la capitalizzazione di Apple è scesa a 674,75 miliardi, al minimo da quasi due anni e lontano dal record dello scorso agosto, quando l’azienda è diventata la prima società americana a superare i mille miliardi di dollari. Il valore di mercato della società fondata da Steve Jobs scivola dal secondo al quarto posto nella classifica delle aziende americane quotate più grandi, dove il podio spetta a Microsoft (7247,79 miliardi di dollari), seguita da Amazon (733,59 miliardi) e Alphabet, controllante di Google (710,18 miliardi). Nell’ultimo anno il titolo Amazon ha guadagnato il 30% mentre Apple ha perso l’8 per cento.
Gli analisti hanno inoltre tagliato il target price sul titolo di Apple. Rod Hall di Goldman Sachs lo ha portato a 140 da 182 dollari. Nomura lo ha ridotto da 185 a 175 dollari mantenendo il rating “neutrale”. Canaccord Genuity ha mantenuto il rating “buy”, ipotizzando che l’azione arrivi a valere 190 dollari (contro i 225 dollari attesi fino a due giorni fa).
Per sperare le difficoltà attuali Apple potrebbe rivedere il calendario dei lanci dei suoi prodotti. L’azienda vorrebbe inoltre incentivare sempre di più la sostituzione dei vecchi iPhone offrendo cifre maggiori in caso di acquisto di un nuovo modello. Secondo la stampa internazionale, inoltre, Apple si troverebbe di fronte al problema dei prezzi troppo elevati dei suoi iPhone, principale ostacolo alla conquista di mercati come quello cinese o indiano, dove la concorrenza è in grado di fornire smartphone premium a costi molto più bassi. La soluzione immediata per Apple, riferiscono i portali specializzati, potrebbe essere quella di riportare il prezzo degli iPhone ai valori di tre anni fa.