Canepa ha chiesto e ottenuto dal Tribunale fallimentare di Como il concordato preventivo in “bianco” (o con riserva). All’azienda serica di San Fermo della Battaglia (Como), che all’attivo conta circa 440 dipendenti, sono stati concessi 120 giorni per poter mettere nero su bianco un piano finanziario definitivo volto al rilancio dell’azienda. Il piano verrà valutato nel corso di una udienza che è già stata fissata per il mese di maggio.
La richiesta è giunta dopo appena sette mesi dalla presentazione di un piano di rilancio aziendale che prevedeva 19 milioni di euro di investimenti a fronte di una riorganizzazione aziendale di 5 milioni. Il rilancio era stato voluto da DeA corporate credit recovery II, fondo di Dip financing italiano gestito da DeA capital alternative funds, che aveva rilevato il gruppo lo scorso giugno. La sua prima mossa, a luglio, era stata la nomina di Luca Belenghi, storico CEO del Gruppo Tessile Monti, nel ruolo di amministratore delegato. Stando a quanto risulta a Pambianconews, il manager è già uscito.
Sempre stando a quanto raccolto da Pambianconews, in una lettera inviata ieri dall’azienda ai fornitori, la società ha fatto sapere che “le azioni già intraprese con il piano presentato nel maggio scorso non hanno portato i risultati nei tempi inizialmente auspicati e, di conseguenza, si è reso necessario il rafforzamento del piano di rilancio che potrà prevedere un ulteriore rafforzamento della compagine azionaria del gruppo, con la ricerca di un partner industriale assieme al quale consolidare il percorso di risanamento tracciato”.