Bread&Butter non trova pace nemmeno sotto l’egida di Zalando. L’e-tailer, che aveva acquisito la fiera berlinese nel 2015, ha deciso di sospendere l’evento già a partire dalla prossima edizione, che sarebbe stata la quarta sotto la sua gestione.
“Tutto ciò che investiamo e sperimentiamo deve farci fare un passo in avanti strategico come azienda e deve essere capace di espandersi – ha detto il co-CEO di Zalando, David Schneider, alla testata tedesca Handelsblatt -. In quest’ottica abbiamo raggiunto un limite con Bread & Butter e quindi, almeno nel 2019, non faremo l’evento”.
Il manager, per gli anni a venire, non ha comunque escluso che si possano organizzare degli eventi in grandi città con singoli brand.
Una doccia fredda per la kermesse dello streetwear e dello sportswear, che sotto il controllo di Zalando si era trasformata da evento b2c a festa aperta al pubblico. La scorsa edizione, tenutasi a fine agosto all’Arena di Berlino, aveva fatto registrare 35mila visitatori e un numero stabile di espositori, circa 40. Numeri che, però, non sono evidentemente bastati.
Già in passato, Bread&Butter aveva vissuto momenti tormentati: prima di passare a Zalando, la società a cui faceva capo il salone aveva presentato al Tribunale un’istanza di fallimento e, poco tempo prima, l’organizzazione aveva rimbalzato la location da Berlino a Barcellona, per poi riassestarsi clamorosamente nella città tedesca