Chiara Ferragni si allea con lo Iap-Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. Il patto con l’organizzazione, che avrà inizio nel 2019, è stato firmato tramite Tbs Crew, la società fondata e guidata dall’influencer, che rappresenta non solo Ferragni, ma anche le sorelle Valentina e Francesca, il suo truccatore Manuele Mameli, e la madre Marina Di Guardo.
Stando a una nota ufficiale diffusa dall’azienda, Ferragni sarà la prima influencer a diventare socio sostenitore dello Iap. Il ruolo del socio sostenitore, come si legge sul sito dell’organizzazione, è quello di partecipare all’assemblea degli associati e di impegnarsi a contribuire annualmente all’attività dell’istituto e alla realizzazione dei suoi scopi.
L’obiettivo che persegue lo Iap, si legge sempre sul sito, è quello di “una comunicazione commerciale onesta, veritiera e corretta, attraverso un sistema consolidato, rapido ed efficace, in grado di eliminare la cattiva pubblicità e di tutelare quella buona”. Obiettivo perseguito anche attraverso l’emanazione di una Digital Chart, volta proprio a regolare la comunicazione commerciale digital.
“Il dialogo con lo Iap è iniziato diversi mesi fa in maniera spontanea, dettato dalla nostra necessità di trovare un interlocutore che ci aiutasse nel seguire in modo coerente le regolamentazioni in tema di influencer marketing – spiega Ferragni -. Oggi, il mercato sta cambiando ed è doveroso per noi e per tutti i nostri partner e i nostri follower seguire regole precise e strutturate”.
La partnership tra le due realtà, fa sapere il comunicato, “è volta a sensibilizzare influencer, consumatori e le società che oggi utilizzano gli strumenti dell’influencer marketing ad avere un rapporto corretto con i social e con le regole di trasparenza e correttezza nella comunicazione pubblicitaria”.
Resta da capire, nei fatti, come e se Ferragni modificherà i propri post per attenersi alle linee di guida dello Iap a partire dall’entrata in vigore del patto. Nella Digital Chart dell’organizzazione, per esempio, si fa riferimento alla necessità di inserire nella parte iniziale (e non finale, come invece accade ad oggi) di un post sponsorizzato la dicitura “Pubblicità /Advertising”.
Il rapporto tra influencer e pubblicità, già lo scorso anno era stato messo sotto la lente di ingrandimento da parte dell’Antitrust italiano, che si era così allineato alle pressioni internazionali sulla pubblicità occulta da parte delle star dei social. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, già sollecitata dall’Unione Nazionale Consumatori, aveva infatti inviato a influencer e aziende delle lettere per invitarli a essere più trasparenti sulla natura promozionale dei propri contenuti.