Il marchio Levi’s è pronto a tornare a Wall Street. L’annuncio arriva dalla stampa internazionale, secondo cui il brand più noto nel mercato mondiale del denim dovrebbe debuttare in Borsa nel primo trimestre del 2019 a una valutazione di 5 miliardi di dollari (circa 4,4 miliardi di euro). Con l’Ipo, Levi Strauss vuole raccogliere fra i 600 e gli 800 milioni di dollari.
Per studiare il ritorno sui listini, l’azienda ha dato mandato a Jp Morgan Chase e Goldman Sachs. L’azienda fondata nel 1853 a San Francisco aveva debuttato in Borsa nel 1971 per poi tornare privata, con un leverage buyout da parte dei discendenti del fondatore, nel 1984. Nel 1996 la ledership di famiglia si è poi consolidata, con l’acquisto delle ultime azioni rimaste ai dipendenti e ad alcuni investitori esterni.
A oggi, le due banche d’affari hanno declinato ogni commento, così come Levi Strauss che “non è solita replicare a rumour e speculazioni di mercato”.
Le notizia del ritorno in Borsa arriva in un periodo molto positivo per il gruppo che ha da poco archiviato il quarto trimestre consecutivo di crescita a doppia cifra. Nel terzo quarter d’esercizio (chiuso a fine agosto 2018), il gruppo guidato da Chip Bergh ha infatti registrato utili in aumento del 48% a oltre 130 milioni di dollari (113,14 milioni di euro), a fronte di ricavi in progressione da 1,27 a 1,4 miliardi (+10 per cento). Buona la performance del segmento donna, il cui giro d’affari segna un +26 per cento. A +10%, infine, l’ebit adjusted, che è passato da 147 a 162 milioni di dollari.