Cronaca di una trasformazione annunciata. La fiera Baselworld 2019 perde un altro pezzo. E, questa volta, si tratta di un pezzo da novanta della gioielleria. Dopo l’addio di alcuni brand dell’orologeria, la fiera organizzata da Mch Group deve ora fare i conti con l’uscita di de Grisogono, maison fondata da Fawaz Gruosi e nota, appunto, soprattutto per le sue collezioni di high jewellery. Oltre all’uscita, l’altro fattore preoccupante è la motivazione che conferma il mutamento di esigenze e strategie da parte degli ex-espositori. E che, appunto, lascia prevedere ulteriori trasformazioni nel risiko delle manifestazioni del settore.
De Grisogono ha annunciato, per il prossimo anno, l’organizzazione di un’esposizione di gioielleria e orologeria esclusiva a Ginevra, in alternativa alla partecipazione alla fiera. Quest’esposizione indipendente si svolgerà nella Royal Suite del Four Seasons Hotel di Ginevra, dal 13 al 18 gennaio 2019. “Dopo aver preso parte per 18 anni con grande successo a Baselworld – si legge nella nota ufficiale -, de Grisogono ha deciso di riorientare energie ed investimenti nel pieno sostegno dello sviluppo della maison e in particolare della propria rete wholesale in maniera più autonoma”. La scelta risponde alla necessità di adeguarsi all’evoluzione della rete di distribuzione e dei canali di comunicazione.
“Baselworld – ha commentato Gianluca Maina, direttore marketing de Grisogono – ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita della nostra distribuzione negli ultimi 18 anni. Oggi stiamo lavorando per costruire il futuro della Maison insieme ai nostri partner commerciali strategici. Un’esposizione privata mette in evidenza questo percorso di cambiamento e ci permette di applicare un approccio innovativo a questo importante momento di scoperta delle novità. Presenteremo una serie di nuove collezioni dalla gioielleria agli orologi. Vi sarà una particolare attenzione per la gioielleria da indossare nel quotidiano”.
L’annuncio di de Grisogono segue quelli di Maurice Lacroix, brand di orologeria che ha lasciato la fiera dopo 30 anni (la maison ha deciso di esporre per la prima volta a Ginevra, presso l’Ile Rousseau, dal 14 al 18 gennaio, durante il periodo del Sihh), di Corum (l’azienda di La Chaux-de-Fonds sta lavorando a una strategia biennale per il 2019 e 2020 che prevede anche l’organizzazione di eventi “più intimi e ben mirati su tre continenti”) e, soprattutto, di Swatch Group.
“Oggi – riportava la nota relativa all’uscita da Baselworld del gruppo guidato da Nick Hayek – tutto è diventato più trasparente, rapido e istantaneo. Di conseguenza, sono necessari un ritmo e un approccio diversi. Con i suoi 18 marchi di orologi, Swatch Group ha operato a lungo con successo seguendo questi criteri nella produzione, nella distribuzione e nel marketing. In questo nuovo contesto, le fiere annuali di orologi, così come sono oggi, non hanno più molto senso”.
Non lascia la fiera, ma non risparmia alcune riflessioni sul futuro, infine, Patek Philippe, che nel 2019 sarà sempre più la colonna portante della manifestazione insieme, tra gli altri, a Rolex, Lvmh e Chopard. Thierry Stern, presidente di Patek Philippe, ha infatti spiegato a Reuters come Baselworld rimanga importante per l’azienda e le sue relazioni con retailer e giornalisti, “ma le date – ha spiegato il numero uno del colosso svizzero – devono essere allineate con quelle della fiera di Ginevra, è questa la chiave del successo futuro della manifestazione”.