Milano ci riprova con la seconda edizione di Milano XL, l’appuntamento che farà da cornice a Milano moda donna e ai principali saloni del sistema moda allargato (che include tessile, pelletteria, eyewear, oreficeria e beauty) in scena dal 12 al 24 settembre. In questo modo, si mette in gioco per mantenere la sua posizione da protagonista mondiale del fashion (e del business che ruota attorno alle sfilate) insieme alla regina indiscussa della moda, l’intramontabile Parigi. Ma se da una parte la città si gode ancora l’aura di internazionalità che si è conquistata negli ultimi anni, dall’altra sembra allontanarsi sempre di più da Roma.
Il tema è approfondito nel dossier pubblicato in questo numero di Pambianco Magazine.
Alla presentazione del progetto di Milano XL, tenutosi lunedì a Palazzo Marino alla presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala insieme all’assessore alle Attività Produttive, Commercio, Moda e Design Cristina Tajani, al vice presidente di Confindustria per l’internazionalizzazione Licia Mattioli, al presidente dell’Agenzia ICE Michele Scannavini e ad Alessandro Spada, vicepresidente Vicario di Assolombarda, il grande assente era proprio il Governo. Milano XL è frutto di un’alleanza tra il ministero dello Sviluppo economico, il Comune di Milano e Confindustria moda, un progetto nato con lo scorso governo Gentiloni nell’ambito del Tavolo della moda che ha fatto dialogare assieme, per la prima volta, tutti i principali attori istituzionali del sistema moda italiano, ma la certezza di questa seconda edizione è arrivata solo ad estate inoltrata e dopo aver annullato una conferenza stampa che si sarebbe dovuta tenere a fine luglio. La gestione dell’evento è stata affidata interamente a Confindustria. L’investimento pubblico per la seconda edizione di Milano XL è stato di 2,5 milioni di euro, pari al 75% del totale di 3,2 milioni investiti.
“Questa seconda edizione di Milano XL è resa possibile da un grande gioco di squadra che vede insieme pubblico, privato e associazioni”, ha ricordato il sindaco Giuseppe Sala, auspicando che il progetto Milano XL possa proseguire. Tutto dipenderà dalle intenzioni del nuovo Governo e in particolare dal Ministero dello Sviluppo economico. “Ci auspichiamo di dare continuità nei prossimi anni”, ha sottolineato il presidente dell’Ice, Michele Scannavini, ricordando poi che il Made in Italy ha ottenuto negli ultimi tre anni, fra il 2016 e il 2018, un aiuto straordinario da parte delle autorità di governo, che hanno investito 520 milioni di euro, riservando 135 milioni di queste risorse solo al settore della moda, allo scopo di promuovere le aziende del Made in Italy su scala internazionale.