Il gruppo elvetico Riri ha acquisito nelle scorse settimane Spm Die Casting, azienda di Palazzolo (Brescia) specializzata nella pressofusione di zama (chiusure lampo), il cui stabilimento e i suoi trenta addetti diventeranno il centro di eccellenza del gruppo per la realizzazione di stampi e per la pressofusione in genere, con la nuova ragione sociale di Spm Pressofusione, in cui Spm Die Casting è stata conferita. A riportarlo è il Giornale di Brescia.
Riri è un produttore di cerniere e bottoni con sedi a Tirano in Valtellina, Padova e Mendrisio, che già nel 2008 aveva fatto la propria incursione nel bresciano acquisendo Meras, oggi uno dei tre marchi del gruppo. La collaborazione della società con Spm Die Casting era iniziata nel 1998 e ha assunto sempre di più nel tempo la connotazione di una partnership stretta, sfociata poi nella recente acquisizione.
Il fatturato dello scorso anno di Spm Die Casting è stato di più di 4 milioni di euro, il 60% assorbito proprio da Riri. L’azienda di Mendrisio, invece, ha chiuso il 2017 con un fatturato di 92 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto al 2016, e prevede un ulteriore incremento per il 2018, puntando a raggiungere i 95 milioni. Il giro d’affari è realizzato per circa il 36% in Italia e i principali mercati di riferimento sono, oltre a quello italiano, la Francia e gli Stati Uniti.