Con due nuove inaugurazioni il retailer di calzature, accessori e abbigliamento tocca quota 13 punti vendita nello Stivale. In espansione anche il canale e-commerce, forte di oltre 35mila referenze. Nel 2018 il fatturato dell’azienda dovrebbe balzare del 12 per cento.
Quellogiusto scommette sul retail. Il rivenditore di calzature, accessori, pelletteria e abbigliamento, fondato nel 1987 con l’apertura del primo punto vendita a Valdagno (Vicenza), ha infatti inaugurato due nuovi store a Udine e Ferrara, puntando su metrature considerevoli (dai 2.500 ai 3.500 metri quadrati) e sulla vicinanza ai centri storici. “Abbiamo 13 negozi, 11 dei quali in Veneto – fa sapere il management dell’azienda – . Abbiamo aperto il primo in Emilia e il primo in Friuli. Siamo partiti dall’area dell’Alta Padovana, ma progettiamo un’ulteriore espansione in Italia. È una sfida, ma ci sono i presupposti per mettersi in gioco”. Quellogiusto ha un’offerta trasversale, con calzature uomo, donna, bambino, footwear sportivo, abbigliamento e leather goods di circa 900 brand, per un assortimento che copre diversi segmenti di mercato. “La fascia prezzo è davvero molto varia – spiega l’azienda -. Articoli con caratteristiche simili, a prezzi estremamente diversi. Fa parte della nostra mission d’impresa: accessibilità, qualità e stile. Ultimamente stiamo puntando sulla ricerca, ma questo non ci impedisce di dialogare con tutti i tipi di consumatore”. Quellogiusto non trascura, inoltre, lo sviluppo digitale: il sito e-commerce, lanciato quattro anni fa, conta più di 35mila referenze di calzature, mentre i canali social Facebook e Instagram superano, sommati, gli 85mila followers. “L’e-commerce – continua il management – è il progetto che segna un passaggio generazionale all’interno dell’azienda. Abbiamo sentito l’esigenza di un’offerta composita anche in termini di canali. La crescita è possibile solo se sposa la tecnologia. Essere online è imprescindibile. Il lato romantico dell’azienda è invece legato ai negozi”. La shopping experience di Quellogiusto punta del resto su ambienti accoglienti, con spazi ristoro e relax in alcuni punti vendita, e su un personale formato, preparato ed empatico nei confronti dei clienti. Il retailer italiano ha chiuso il 2017 con un fatturato in crescita del 4,9% e stima, per l’anno in corso, un’ulteriore progressione del 12 per cento.