Nel carcere femminile di Pozzuoli le detenute impareranno a cucire e a fabbricare cravatte di alta sartoria grazie a un protocollo d’intesa firmato tra Marinella, storica azienda napoletana del settore, e il ministero della Giustizia.
Lo scopo del progetto è promuovere un nuovo approccio di implementazione del lavoro all’interno delle carceri, che consenta un più agevole reinserimento all’interno della collettività. La sartoria E. Marinella ha fornito mobilio e macchinari per un laboratorio tessile all’interno del carcere e ha messo a disposizione anche l’esperienza delle sarte più esperte del proprio laboratorio, che hanno periodicamente incontrato le detenute per incontri formativi.
Le cravatte realizzate dalle 11 detenute coinvolte nel progetto saranno utilizzate dallo stesso Ministero della Giustizia, in un’ottica di spending review: saranno 8 mila le cravatte da produrre e distribuire agli agenti della Polizia Penitenziaria.