Leonardo Del Vecchio ha annunciato nei giorni scorsi la costituzione della Fondazione Del Vecchio, dipendente dalla Delfin, la holding di famiglia, quale organismo no-profit, con una dote iniziale di 300 milioni di euro, che ha già concluso il suo primo intervento entrando con una quota rilevante nello Ieo (l’istituto fondato da Umberto Veronesi) e nel Monzino.
“La Fondazione – ha spiegato Del Vecchio in un’intervista al Corriere della Sera – sosterrà e promuoverà senza scopo di lucro solo attività benefiche per restituire al Paese tutto quanto di bene e bello mi ha voluto donare”.
Nello specifico l’articolo 17.7 dello Statuto di Delfin prevede che “il gestore unico o il comitato dei gestori possono decidere di mettere da parte – prima di ogni allocazione di utili distribuibili prevista dalla Statuto – fino al 5% degli utili distribuibili” della società affinché siano trasferiti “quale contributo e senza la necessità di una risoluzione da parte dell’assemblea degli azionisti” alla Fondazione “costituita da Delfin in base alla legge italiana, predisposta a tale effetto da Leonardo Del Vecchio in una dichiarazione scritta indirizzata alla società'”.
Nel caso Leonardo Del Vecchio “cessasse di avere più del 50% dei diritti di voto della società o di essere il ‘Manager A’ (incluso il caso di incapacità), la società – a meno di modifiche dello Statuto da parte dell’assemblea con la maggioranza prevista – metterà da parte e trasferirà alla Fondazione il 5% dell’utile, senza il bisogno di una delibera dell’assemblea degli azionisti”. Il tutto dovrà avvenire entro 10 giorni dall’approvazione dei conti annuali di Delfin.
Il capitale di Delfin è suddiviso tra i 6 figli di Leonardo Del Vecchio, ciascuno con una quota del 12,5%, mentre Leonardo Del Vecchio ha il 25% delle azioni ma il 100% dei diritti di voto. Delfin detiene il controllo di Luxottica e le quote in Unicredit e Generali. La holding a fine 2016 aveva asset per quasi 9 miliardi di euro e nello scorso esercizio ha segnato utili per 316 milioni di euro.
La mossa della famiglia Del Vecchio arriva dopo la costituzione della Fondazione Armani che rappresenta un innovativo strumento di governance e di gestione del passaggio generazionale dell’azienda. Nel caso di Delfin, però, il focus sembra orientato principalmente all’attività benefica di ‘back giving’. Lo stesso Del Vecchio ha spiegto che, a differenza di quanto previsto per Armani, la Fondazione Del Vecchio “è una iniziativa di Delfin, quindi personale della famiglia Del Vecchio. Luxottica non è, e non sarà, in alcun modo coinvolta”.