Dal progetto del tavolo nazionale della moda nasce la grande festa della creatività per Milano. Soprattutto, c’è l’allineamento delle fiere. Grande attesa sui risultati.
Dalla firma del protocollo d’intesa su quella che in molti hanno poi definito ‘super fashion week’ è passato un anno. Era lo scorso ottobre, quando le principali realtà associative e imprenditoriali della moda (Istituzioni, Camera moda, Comune) si impegnavano a far diventare Milano il “place to be per tutti gli operatori della moda donna”. E annunciavano l’allineamento delle sfilate con le fiere degli accessori, Micam e Mipel, riportate nel calendario a ridosso della fashion week e non più a fine agosto. A un anno di distanza, Milano si trasformerà in ‘Milano XL’, un progetto che animerà la città dal 16 al 26 settembre con installazioni e mostre, progetto nato dall’accordo di sistema tra Mise e Comune di Milano, con Confindustria e Fondazione Altagamma che ne diventano i registi, grazie al supporto dell’Ice. Ma il vero cambiamento è rimasto principalmente l’allineamento delle fiere. Tra i calzaturieri, c’è grande attesa. Le kermesse dedicate a scarpe e accessori, infatti, inizieranno il 17 settembre e finiranno il 20, giorno di inizio delle passerelle.
CALZATURIERI COL SORRISO
A dirsi “molto ottimista” è Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici, che si aspetta “più visitatori grazie al cambio di date: visto che i buyer saranno già a Milano per le sfilate ne beneficeremo tutti”. A far paura al numero uno dei calzaturieri italiani, semmai, sono i servizi: “L’unico neo potrebbero essere le infrastrutture, dagli hotel ai trasporti, ma spero si troveranno soluzioni condivise anche sotto questo aspetto”. Oltre alle date, però, non ci saranno sinergie particolari con la città, se non una mostra sul tema delle calzature curata da Giovanni Gastel, che sarà visitabile in via Borgonuovo dal 15 al 30 settembre. Ma per Pilotti, sarà comunque l’anno della svolta: “Daremo a Milano un valore aggiunto come capitale della moda, e non solo con le sfilate”, rincara la dose.
OLTRE LE INSTALLAZIONI
Il reale stacco paventato da Istituzioni e Camera della moda si vedrà solo a sfilate concluse. Per il momento, però, lo scopo di Milano XL, il cui sottotitolo è “La festa della creatività italiana”, sembra essere quello di trasformare il capoluogo lombardo in un “palcoscenico dei racconti delle filiere produttive di eccellenza e delle storie che rendono unico il made in Italy nel mondo”. Attori dell’evento saranno Altagamma e Confindustria, che ha chiamato a contribuire con un’installazione sei associazioni leader per ogni settore della filiera italiana: Anfao con Mido, Cosmetica Italia con Cosmoprof, Federorafi, Milano Unica con Smi-Sistema Moda Italia, Unic con Lineapelle e Fiera Milano con Sì Sposaitalia Collezioni. Ognuna sarà protagonista di una delle sette installazioni scenografiche dislocate in luoghi simbolo della città come Galleria Vittorio Emanuele, Piazza San Carlo, Palazzo della Rinascente e via Montenapoleone. Regista della kermesse sarà Davide Rampello. Come confermato da Michele Scannavini, presidente di Ice, per l’evento sono stati investiti 3,3 milioni, di cui il 75% coperto da fondi pubblici. “Milano XL è prima di tutto una grande occasione. L’occasione di un racconto allargato dell’eccellenza e della creatività italiana”, ha dichiarato Rampello, direttore artistico del progetto. “L’eccellenza e la creatività sono valori che contraddistinguono l’italianità nel mondo e, attraverso questo progetto, vogliamo raccontarli non solo nei contenuti, ma anche e soprattutto nella forma, poiché anche le stesse spettacolari installazioni che lo caratterizzano sono realizzate grazie alla partecipazione di artisti e artigiani di grandissimo prestigio”. Per il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto: “Si tratta di un progetto a suo modo storico e unico al mondo, perché per la prima volta mettiamo in scena, in un perfetto gioco di squadra, la bellezza e l’eccellenza del saper fare italiano”. Oltre a installazioni e mostre, sarà interessante capire se e come cambierà l’organizzazione delle sfilate. Camera della moda (che prima ha annunciato un allungamento di calendario, poi lo ha ri-tagliato a 6 giorni) sembra aver scelto di restare defilata.
di Caterina Zanzi