La Federal Trade Commission (Ftc) allarga il tiro contro i nuovi sistemi di sponsorizzazione sui social network. L’ente americano, già sceso in campo l’anno scorso contro influencer e aziende complici di poca trasparenza nei confronti degli utenti, sottolinea nuovamente il suo impegno nella tutela dei consumatori includendo tra i responsabili anche le agenzie di social media incaricate di sviluppare i contenuti di native advertising.
“Se stanno creando dei contenuti sponsorizzati, allora sì inizieremo a controllarli”, ha dichiarato a Wwd Mary Engle, capo della sezione Advertising Practices Division di Ftc, interrogata sul ruolo delle compagnie di comunicazione coinvolte nei sempre più numerosi progetti di native advertising. Queste agenzie di comunicazione rappresentano spesso l’anello di congiunzione tra le aziende e gli influencer, finora unici responsabili in caso di mancate specifiche all’interno dei posto pubblicati, ovvero colpevoli di non allegare volutamente ai contenuti formule come “#Ad”, “Ad:” o “Sponsored”.
Secondo uno studio redatto dall’agenzia Adyoulike, che ha in portfolio collaborazioni con Dior, Samsung, Renault, il business legato al native advertising dovrebbe attestarsi intorno ai 59 miliardi di dollari nel mondo entro il 2018.