La capitale spagnola mira al rilancio nel settore moda, trainato dalla fiera trade Momad Metró e dalla diversificazione commerciale tra le strade del centro.
Madrid è pronta a riposizionare la sua immagine di capitale spagnola, non solo politica, ma anche stilistica, e lo fa attraverso appuntamenti trade e una ricollocazione commerciale del centro urbanistico. Dal 3 al 5 febbraio la città ha ospitato Momad Metró – Salón Internacional de la Moda, fiera dedicata all’abbigliamento donna, uomo e bambino allestita all’interno di tre padiglioni di Ifema – Feria de Madrid. Su una superficie di oltre 15mila metri quadrati, 900 brand hanno presentato le proprie collezioni in season (primavera/estate 2017) così come le proposte per l’autunno/inverno 2017-18. La fiera ha anticipato e, allo stesso tempo, fatto seguito alla Mercedes-Benz Fashion Week (16-21 febbraio) grazie a Momad Metró – Salón Internacional de Calzado y Accesorios, un appuntamento satellite dedicato esclusivamente a scarpe e accessori. Fatta eccezione per Agatha Ruiz de la Prada e Custo Barcelona, i brand presenti nel calendario della settimana della moda madrilena hanno una notorietà principalmente nazionale, mentre Momad Metró punta a dare visibilità anche a marchi stranieri, in prevalenza portoghesi, francesi, italiani e inglesi (110 su un totale di 416). Anche l’interesse dei buyer esteri è in crescita, registrando un incremento del 14% rispetto all’edizione di dodici mesi fa e un aumento generale del 10% per un totale di quasi 15mila visitatori. “Dal settembre 2015 abbiamo scelto di personalizzare e differenziare le proposte abbigliamento dalle calzature e accessori identificando, da quella data in poi, la possibilità di unificare oppure far convivere i due settori merceologici a seconda della necessità di mercato”, dichiara a Pambianco Magazine Jaime de la Figuera, managing director fashion & beauty di Ifema, sottolineando la convivenza di stili diversi all’interno di Momad Metró. “Il padiglione 4 ospita le proposte urban & young oltre alla nuova area dedicata alla moda sostenibile – spiega il manager – mentre nel 12 trovano ampia rappresentanza i brand contemporary con un occhio di riguardo ai capispalla. Negli spazi del padiglione abbondano i capi per la cerimonia molto richiesti soprattutto nelle regioni meridionali del Paese, insieme ad alcuni marchi fast fashion”. La fiera sembra rappresentare in modo speculare le stesse molteplici identità commerciali della città, tra casual e formale, luxury e low cost.
SHOPPING IN THE CITY
Dopo aver visto confluire lo shopping nei mall periferici, il centro di Madrid sta gradualmente recuperando terreno grazie ai turisti e al ritorno dei cittadini nel cuore della capitale. “Si sta ritornando ai quartieri in centro che avevano perso negli ultimi anni presenza rispetto ai quartieri periferici”, conferma de la Figuera, che per sei anni aveva ricoperto il ruolo di direttore internazionale divisione retail outlet Gianni Versace. “Lo sviluppo del turismo di shopping come strategia di ampliamento ha portato alla presenza di specifiche zone commerciali dedicate a lusso e multibrand, tre quartieri diversi ma in costante ascesa”. Le strade del quartiere Puerta del Sol e lungo la Gran Via sono il punto di riferimento per le catene fast fashion appartenenti al gruppo Inditex (Zara, Bershka, Oysho) e agli immancabili H&M e Primark, cui si affiancano alcuni brand sportswear oltre agli italiani Geox e Benetton. Il quartiere Salesas si sta invece caratterizzando per l’ampia presenza di multibrand indipendenti con un occhio di riguardo al segmento casual e sportswear, boutique in grado di selezionare con attenzione i marchi proposti puntando sulla fidelizzazione della clientela locale più che sul turismo. Lungo Calle de Serrano si affollano le grandi griffe del lusso internazionale. Gucci, Louis Vuitton, Salvatore Ferragamo, Prada, Versace, Loewe sono solo alcuni dei luxury brand che, complice la breve distanza dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia e Museo del Prado, riescono a soddisfare la febbre da shopping dei turisti dal potere d’acquisto elevato. Bienvenido a Madrid.
di Marco Caruccio