La connessione h24 ha fatto saltare i confini tra business e vita privata? Il meglio, per il business, inizia ora. Impressioni da Orgatec.
L’impressione è che il bello, nel mondo office, stia iniziando soltanto ora. L’impatto della rivoluzione tecnologica in ambito professionale, con il conseguente radicale cambiamento degli stili di vita collegati al business, si sta manifestando soltanto ora e, per il design applicato all’arredo, ciò significa che esistono praterie da colmare. Siamo stabilmente connessi tramite smartphone, laptop o tablet? Sono saltati i confini tra lavoro e vita privata? È una buona occasione per migliorare l’ambiente in cui viviamo, senza più distinzioni tra casa, ufficio e spazi pubblici. L’effetto di questo fermento è emerso con evidenza all’ultima edizione di Orgatec, di scena a Colonia (25-29 ottobre). L’evento più importante d’Europa per l’office furniture si è chiuso con un aumento superiore al 10% del numero di visitatori, oltre 56 mila, con punte del +63% per quanto riguarda i buyer asiatici. Al rafforzamento della fiera biennale tedesca, tornata in auge dopo un periodo di mediocrità causata dal blocco degli investimenti aziendali e dal mancato rinnovamento a seguito della crisi post 2008, ha contribuito il decollo del canale contract, con le grandi corporations mondiali nel pieno degli investimenti in nuovi buildings. Il bisogno è indotto dal rinnovamento tecnologico e sociale: l’investimento non è più rinviabile perché chi non lo fa, ne paga poi le spese in termini di reputazione, con conseguente incapacità di generare profitti e di attrarre professionisti qualificati in ambienti di lavoro sempre più stimolanti. Non è un caso se, sottolinea l’organizzazione di Orgatec, tra i visitatori della fiera si sono visti tanti responsabili decisionali di aziende quotate in Borsa, a caccia di novità e pronti a commissionare progetti agli architetti e alle 671 aziende espositrici. “Si profila una possibilità di crescita straordinaria, dobbiamo soltanto fare attenzione a non essere travolti dall’infinità di richieste che potrebbero derivare” sostiene Giuliano Mosconi, presidente di Tecno (26 milioni il giro d’affari 2015, 32 milioni previsti a fine anno), che ha dedicato mille metri di spazio espositivo in fiera a tematiche quali la divisione dello spazio, le sedute che si adeguano al turnover interno agli uffici e il tavolo di lavoro dei prossimi anni, con innovazioni molto spinte dal punto di vista tecnologico come la postazione che riconosce l’utilizzatore e si adatta a soddisfare le sue esigenze. “Il mondo del lavoro è completamente cambiato, non possiamo più affrontarlo con gli strumenti di un tempo. Abbiamo acquisito Tecno proprio per sviluppare prodotti adeguati al cambiamento in atto e direi che, nella realizzazione dei progetti, siamo a buon punto. Nella gestione degli spazi, ambito in cui Tecno ha impresso fin dagli anni Sessanta la propria impronta con l’invenzione della parete, siamo tornati a essere leader grazie alla capacità di proporre soluzioni che assicurano libertà di azione e organizzazione”.
Il 2017 promette una crescita ancor più consistente per l’azienda. “La sosterremo senza particolari tensioni, selezionando la clientela. Il nostro è un progetto equilibrato, che accompagneremo con aumenti di capitale. L’emissione a luglio di un minibond da cinque milioni di euro risponde anche a quest’obiettivo” conclude Mosconi. In ufficio o ovunque si trovi la postazione professionale, che siano hotel, aeroporti, treni ad alta velocità o spazi pubblici serviti da wifi, occorre stare bene. Un ambiente gradevole e stimolante migliora produttività e qualità del lavoro svolto. “Dobbiamo capire le esigenze di chi è sempre in viaggio, intervenire in chiave business nella progettazione di spazi pubblici, creare nei ristoranti delle sale adatte per colazioni di lavoro, intervenire con la fono-assorbenza per assicurare intimità. In un mondo in cui sono venuti meno gli schemi, è necessario da parte nostra un maggior impegno per comprendere le necessità di un lavoratore dinamico” afferma Claudio Feltrin, presidente di Arper (67 milioni di euro nel 2015, oltre 70 previsti a fine anno), che a Colonia ha presentato soluzioni che coniugano l’aspetto estetico con i contenuti tecnologici, come i pannelli fonoassorbenti (Parentesit) e le sedute da ufficio (Kinesit), che pur rispettando tutte le normative previste in termini di ergonomia e sicurezza, presentano linee essenziali e garantiscono elevata possibilità di personalizzazione grazie all’ampia scelta di tessuti e colori a disposizione del cliente. Prima volta a Orgatec per Mdf Italia. L’impulso a esporre in Germania, per l’azienda di proprietà della famiglia Cassina, è arrivato dallo sviluppo in ambito contract. “Negli ultimi anni – affermano Umberto Cassina, presidente della società, e il figlio Franco Cassina, contract manager – siamo entrati in diversi progetti importanti tra cui le sedi Google di Milano, Londra e Zurigo, LinkedIn in Austria, Unicredit a Sofia. A Milano abbiamo contribuito alla realizzazione degli interni per Telecom, Amplifon e Nike. La fornitura più importante a cui abbiamo partecipato è stata quella per Kpmg a Londra, tramite dealer, per un ammontare di circa 1,5 milioni di euro”. Tra i nuovi progetti in corso per Mdf Italia, che punta a confermare a fine anno il risultato 2015 pari a 18,3 milioni di ricavi per poi accelerare nel corso del 2017, spicca la fornitura di sedie per un ristorante all’interno dell’Emirates Stadium di Londra. Luogo orientato all’innovazione e alla socializzazione, ambiente flessibile, spazio piacevole da abitare. La filosofia dell’ufficio concepito da UniFor, azienda appartenente al gruppo Molteni, è stata interpretata dallo Studio Cerri & Associati come uno spazio definito da quattro aree funzionali (reception, sala riunioni e due spazi operativi) circoscritte da elementi di partizione curvi insonorizzati, che si aprono sulla zona centrale dell’agorà, dove le persone si incontrano, interagiscono, collaborano, lavorano. Le soluzioni sono state sviluppate in collaborazione con alcuni tra i più celebri studi di progettazione, da Foster+Partners a Jean Nouvel Design, a Michele De Lucchi con la postazione da lavoro Teamer. Canada e Australia sono i mercati attualmente più dinamici per l’azienda, che ha nel contract il proprio canale di riferimento. La divisione office del gruppo Fantoni, composto da sette aziende per un fatturato 2016 previsto attorno ai 340 milioni di euro, punta l’attenzione sulle scrivanie condivise e sui pannelli fono assorbenti. “Le soluzioni per ridurre i rumori nell’ambiente lavorativo – afferma il CEO Paolo Fantoni – valgono un terzo del nostro business legato all’ufficio, in forte espansione dopo il crollo avvenuto post 2007: da allora, in Italia, i volumi di mercato si sono ridotti del 65 percento. Oggi ci sono le condizioni per una ripresa, tra aumento della domanda e riduzione del numero di competitors”. Fantoni ha inoltre interpretato in maniera originale la tendenza al benessere nei luoghi di lavoro, utilizzando veri alberi di olivo, con tanto di olive ormai mature, come elemento di arredamento ‘vivo’ tra le postazioni.
di Andrea Guolo