Come coniugare il digitale con il negozio fisico. Questo il tema dell’evento “Il negozio di moda nell’era digitale”, organizzato da Federazione Moda Italia con FederModaMilano in collaborazione con Kanso, società di consulenza che si occupa di innovazione, e Hype for Business (Gruppo Banca Sella). “Il digitale ha rivoluzionato le filiere , il modo di consumare e, più in generale, le nostre vite”, ha affermato Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia, organizzazione che rappresenta oltre 35mila imprese commerciali piccole e medie associate del dettaglio e ingrosso di abbigliamento, tessile, calzature, pelletterie, accessori, articoli sportivi. Il digitale, infatti, può essere un ottimo alleato per il negozio di moda, che deve però essere in grado di sfruttarne le peculiarità. Queste possono declinarsi nell’utilizzo di dispositivi ad hoc, utili a facilitare l’esperienza di vendita e di dialogo con il cliente (ad esempio, il touch point), in sistemi gestionali moderni e in sistemi di cassa evoluti, nella valorizzazione degli spazi di vendita e, in particolare, della vetrina e in sistemi di fedeltà.
“È sbagliato pensare che ci siano consumatori che comprano solo online o solo all’interno del negozio fisico. C’è una ricerca di Nielsen che riporta che circa il 41% di chi compra online continua comunque a utilizzare il negozio fisico. C’è infatti una interazione, una complementarietà, nonostante le diversità”, ha continuato Borghi. “Cosa possiamo quindi fare noi per andare incontro alle esigenze dei consumatori? È importante per noi farlo poiché il nostro settore, quello del multibrand, è forse il più esposto a una concorrenza sempre più aggressiva e difficile da sostenere. Bisogna colmare quindi un gap. Oggi, secondo me, è assolutamente anti storico non avere un sito internet e una strutturata comunicazione sui social. La nostra forza rimane però la relazione fisica, il contatto, lo scambio di interazioni. Questa sarà sempre la nostra forza perché poi sono i rapporti con la persona che fanno muovere l’economia.”