Dopo la quotazione, Fope avvia lo shopping. L’azienda orafa ha stretto un accordo con Esperia Servizi Fiduciari per la sottoscrizione di una quota di minoranza del capitale di Milano 1919, società titolare del marchio Antonini, azienda di diamanti e pietre preziose. La partecipazione, fino a un massimo del 20%, avverrà tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per l’importo di 100mila euro, che sarà effettuato durante l’assemblea di approvazione del bilancio 2016 di Milano 1919, previa copertura delle perdite esistenti da parte dell’azionista di maggioranza. Nei prossimi giorni, inoltre, Milano 1919 nominerà Diego Nardin, già CEO di Fope, in qualità di amministratore delegato con i poteri di gestione ordinaria industriale e commerciale per gli esercizi 2017 – 2019. “L’operazione con Antonini, che nel 2015 ha registrato ricavi per 1,5 milioni di euro – riporta la nota ufficiale – riveste un ruolo strategico per le possibilità di beneficiare di notevoli sinergie operative e generare ambiti di sviluppo per entrambe le società”.
“Fope e Antonini hanno radici e valori comuni, aziende storiche Italiane, made in Italy, passione per il gioiello, produzione di alta qualità, vocazione internazionale”, ha dichiarato Diego Nardin, AD di Fope. “Le collezioni realizzate dalle due aziende ideate e prodotte su queste basi comuni si propongono al pubblico in autonomia stimolando interesse e desiderio con formule diverse, tra loro non in competizione. Il progetto di collaborazione nasce dalla constatazione che sono concrete le possibilità di mettere a fattor comune reciproche esperienze e sinergie operative e generare ambiti di sviluppo per entrambe le realtà. Questo assunto e la possibilità di valorizzare le specificità della realtà Antonini sono le chiavi e linee guida sulle quali verrà elaborato il progetto di sviluppo di Antonini”.
Fope, ammessa all’Aim Italia – Mercato Alternativo del Capitale di Borsa Italiana lo scorso novembre, ha chiuso il 2016 con ricavi netti a circa 23,1 milioni di euro (+10,3% rispetto ai 20,9 milioni del 2015).