Con il record di 52mila presenti (+7%), la fiera degli occhiali aumenta gli spazi e la presenza in rete. Il settore festeggia il recupero sul mercato interno (+5,7%).
Sempre più grandi, sempre più social. È stata questa la tendenza che ha caratterizzato la 46esima edizione di Mido, Mostra di Ottica, Optometria e Oftalmologia, che si è tenuta dal 27 al 29 febbraio e che ha portato negli spazi milanesi di Rho Fiera il record storico di oltre 52mila presenze, con un aumento del 7% rispetto al 2015. La formula della fiera, in cui sono cresciuti gli spazi espositivi grazie all’aggiunta della nuova area satellite “More!” accanto alle tradizionali aree tematiche Design Lab, Fashion District, Lenses, Tech, Fair East Pavillion e Otticlub, è piaciuta, tanto che si sono registrati 106 nuovi espositori su 1.300 totali. “La nostra sfida era non solo replicare il successo dell’anno scorso – ha commentato il presidente di Mido, Cirillo Marcolin – ma provare a fare di più. Siamo riusciti ancora una volta a riaffermare la leadership mondiale di questo grande evento”.
BOOM NELLA RETE
Mido 2016 verrà ricordato anche perché è stato il più social di sempre. Rispetto alle edizioni precedenti, infatti, si è registrato l’aumento del 100% di contenuti e interazioni riguardanti la fiera. Da anni ormai attivo sui social con profili su Facebook, Twitter, YouTube e Pinterest, Mido da quest’anno è sbarcato anche su Instagram e Linkedin. Si conta che l’hashtag ufficiale #mido2016 sia stato utilizzato dagli utenti della rete in oltre 10mila post su Instagram e Twitter, mentre dall’apertura dell’evento i fan su Facebook sono cresciuti di oltre 2mila nuovi contatti.
UN OCCHIO AI DATI
I numeri dell’occhialeria made in Italy parlano chiaro. Secondo i dati di Anfao, l’associazione di categoria, la produzione italiana nel 2015 è stata di 3.566 milioni di euro, in crescita del 12,5% rispetto al 2014. Un incremento, questo, spinto e sostenuto non più solo dall’andamento dell’export del settore, ma anche dal buon recupero registrato sul mercato interno. Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono quasi il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 12,3% rispetto al 2014, raggiungendo il valore di 3.442 milioni di euro (nuovo valore record). Area di riferimento per l’export dell’occhialeria nel 2015 resta sempre l’Europa, con una quota del 49% del totale delle esportazioni italiane del settore e una crescita tendenziale dell’ 11,5%. La quota dell’export destinata all’America nel 2015 è stata del 30,5% (+16,1) mentre quella dell’Asia, che accoglie il 18,2% delle esportazioni italiane è in crescita del 14%. In Russia permangono le difficoltà geopolitiche che continuano a essere di ostacolo per le esportazioni del settore (-35,7% il tendenziale del comparto). Nel 2015 il mercato interno ha invertito la tendenza stagnante e ha mostrato cenni di recupero (+5,7% in valore il dato del sell-in). Era dal 2007 che non si registrava un significativo segnale positivo.
PUNTI DI VISTA DAGLI STAND
Il sentiment che si respira tra i padiglioni della fiera, sia che si tratti dei big del settore o di giovani startup, è quello che per emergere, soprattutto in questo particolare momento di mercato, bisogna essere camaleontici e con un grande spirito di adattamento alle evoluzioni del mercato sperimentando nuove forme distributive. “I nostri driver di crescita – ha commentato Giovanni Zoppas, CEO di Marcolin – ruoteranno tutti intorno al concetto di omogeneità, di qualità e di specificità. Bisogna specializzarsi per ogni mercato concentrandosi su una penetrazione migliore e mirata, dobbiamo essere sempre più focalizzati”. Marcolin ha chiuso il 2015 a quota 432 milioni di euro (+21%) crescendo in tutte le aree geografiche, soprattutto in Spagna, Portogallo e Italia dove “abbiamo ricostruito e potenziato la forza vendita e i rapporti con i clienti”, ha aggiunto Zoppas. Per il 2016 l’azienda bellunese, il cui 42% di fatturato arriva dalle Americhe, il 30% dall’Europa e il restante dall’Asia Pacific, prevede uno sviluppo anche sul mercato cinese e un ricompattamento del portafoglio brand. Tra un mese verrà annunciata la partnership con una nuova griffe che debutterà nell’occhialeria mentre a fine anno verrà lanciata la prima linea di occhiali per Moncler. “Vogliamo arrivare fino in Texas”. Così si sintetizza il piano di espansione distributiva, in particolare quello negli Stati Uniti, di Italia Independent. La società ha festeggiato le nove edizioni di Mido con uno stand ‘aperto’ in cui sono state presentate tutte le collezioni del brand fondato nel 2007. Oggi, parlando di mercato estero, si fa sempre più insistente la necessità di essere multicanali, per trovare formule e sinergie nuove che consentano di coprire il territorio. Anche quello più ampio. “Per il futuro – ha detto il CEO – oltre a una forte azione di ‘brand building’, studieremo modalità distributive nuove dando sempre più importanza al controllo sulla catena del valore. Grazie alla partnership siglata con Adidas Originals, incrementeremo la nostra awareness internazionale che ci aprirà a nuove realtà distributive. Così come l’alleanza con Jeremy Scott e Pepsi ci spalancherà le porte dei fashion store. Insomma, ci posizioneremo sì in geografie diverse, ma anche in canali differenti con una visione precisa sul dove si va con le linee sole (che ormai risultano sempre più vendute online) e dove si va con la vista”. “Crediamo nel potere di aggregazione e nella forza delle alleanze. Siamo in un momento di fermento, il consumatore chiede qualcosa di nuovo e il prodotto va necessariamente correlato al canale, insomma bisogna osare e sperimentare di più”. Tra i mercati più importanti di Italia Independent, in questo momento, c’è senza dubbio quello americano “che non significa solo New York o Miami – ha concluso Tessitore – vogliamo essere venduti in tutta l’area”. Arrivando, appunto, “perfino all’ottico del Texas”. La prossima edizione di Mido si terrà dal 25 al 27 febbraio 2017.
di Rossana Cuoccio