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Il digital fa bene ai conti di Condé Nast Italia. Nel 2014, il fatturato pubblicitario della casa editrice si attesterà a circa 120 milioni di euro, un risultato leggermente superiore a quello del 2013 (a perimetro omogeneo e cioè escludendo le testate chiuse Myself e Sposabella), ma comunque positivo, proprio grazie al traino dei contenuti ‘virtuali’. Il digital, infatti, cresce del 18% nel 2014 e rappresenta il 10,5% del fatturato totale pubblicità. Considerando i soli brand che hanno una presenza digitale (Vanity Fair, GQ, Wired, Vogue) l’incidenza del fatturato sul totale pubblicità è pari al 15 per cento.
Di fatto, l’azione sui costi e lo sviluppo del business digitale hanno assicurato all’azienda una solidità finanziaria anche negli anni più difficili, compensando in parte la raccolta pubblicitaria su stampa, in flessione dell’1% (a 105 milioni nel 2014), mentre il mercato farà almeno il -10%, secondo la casa editrice.
La capogruppo Condé Nast International, intanto, ha registrato un fatturato superiore al miliardo di dollari e un margine operativo pari a circa 140 milioni di dollari, con nessuna società del gruppo in perdita. L’Italia vale circa il 20% di questo fatturato e circa il 13% del margine operativo nel 2014, a circa 13 milioni (questa volta di euro), contro i 10 milioni del 2013, mentre nel 2015 dovrebbe arrivare a 17.
Tornando ai dati del web dell’Italia, in un anno gli utenti unici sono stati 15 milioni, contro i 9 dell’anno precedente, con il 20% delle revenues digitali realizzate grazie ai video (15 milioni di video visti, contro i 50mila dell’anno precedente). Vanity Fair, in particolare, ha messo a segno 7 milioni di utenti unici, con il 40-50% che si muove sul mobile.
Intanto, Condé Nast lavora su tre fronti. In primo luogo, lo sviluppo del digital per le testate maschili (Wired, GQ, L’Uomo Vogue), con l’obiettivo di passare da 5 a 7 milioni di utenti unici. Poi, c’è il progetto sulla testata food acquisita più di un anno fa, La Cucina Italiana, che nel 2014 ha messo a segno un fatturato pubblicitario di 1,2 milioni, con una crescita del 200% rispetto al 2013, e una previsione di crescita del 25% nel 2015. Infine, la casa lancerà a febbraio una piattaforma dedicata al mondo del beauty, dove blogger ed esperti del settore si confronteranno sul tema della cosmetica.