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YouTube si fa produttore. La piattaforma web di condivisione video è infatti sbarcata a Manhattan con uno studio di produzione che servirà agli ‘artisti dello schermo’ per sviluppare e migliorare nuove tecniche. Dopo le aperture a Los Angeles, Londra e Tokyo, anche New York avrà “un laboratorio o una sorta di università del video”, ha detto a Bloomberg Zayna Ashton, dirigente della comunicazione della capogruppo Google. Il nuovo spazio da quasi duemila metri quadrati dovrebbe essere inaugurato agli inizi di novembre e sarà nell’area di Chelsea, dove si trovano anche gli uffici del motore di ricerca.
Il portale, acquistato da Google otto anni fa per quasi due miliardi di dollari, finora è stato per lo più un’azienda strettamente della West Coast, ma aprendo anche a New York, una città che sta facendo delle nuove tecnologie un cavallo di battaglia a livello economico, potrebbe portare nel suo team una nuova ondata di talenti, producendo dunque contenuti al suo interno.
Questa strategia, potrebbe essere catalogata come parte di quell’ondata di iniziative da parte dei colossi dell’online, che stanno vestendo i panni di produttori di contenuti e di editori, e la sensazione è che siano intenzionati a farlo in maniera sempre più globale. L’esempio è quello di siti web come Amazon, Yahoo e Ebay, che hanno già avviato i motori per proporsi quali veri e propri new media, con un’attenzione particolare, in questi casi specifici, al comparto fashion.