Elisabetta Franchi si prepara a salire sulla passerella milanese, il prossimo settembre con la P/E 2015. La scelta arriva anche a fronte di risultati positivi registrati nel 2013, con un fatturato di 105,5 milioni di euro, un ebitda di 25,7 milioni (24,4% sui ricavi) e un utile netto a 17,2 milioni. Buone prospettive anche per il 2014, per il quale l’azienda prevede una crescita del fatturato del 10%.
Dopo la presentazione dello scorso febbraio, sempre nella capitale della moda, la designer bolognese si dice pronta a calcare la pedana, nonostante siano arrivate “proposte dall’estero – racconta seduta nel suo showroom milanese – ma questo rimane il Paese nel quale disegno e produco le mie collezioni”. La casa della designer e il quartier generale, infatti, sono a Bologna, con 150 dipendenti di cui 91 donne.
Nei piani del marchio, che oggi fattura il 64% in Italia, c’è anche un piano di espansione all’estero, anche grazie al supporto del fondo Trilantic entrato nella compagine societaria nel 2013, con un focus su Russia (13%) e Cina (6%), oltre che Medio Oriente e Europa.
Elisabetta, che ricopre contemporaneamente il ruolo di CEO e di direttore creativo, si prepara dunque a mettersi in mostra con il suo “lusso accessibile” (la giacca più cara costa circa 600 euro, mentre un abito da red carpet della linea couture nata nel 2013 si aggira intorno ai mille euro), anche se non è ancora definito se all’interno del calendario di Camera nazionale della moda italiana.