Sarà il caldo che a tratti non lascia tregua durante la Milano Moda Uomo, o sarà forse la lontananza dal mare, fatto sta che la città si è trasformata in una grande piscina a cielo aperto.
E allora, tutti in ciabatte, anche fuori dalle sfilate. C’è chi indossa un modello Adidas abbinato al calzino di spugna bianco, chi i vecchi sandaletti da scoglio che si portavano da bambini, ma rigorosamente in versione fluo e con il tacco, meglio se portati con calzini floreali.
In passerella, invece, a fare un tuffo rigenerante ci ha pensato per primo Philipp Plein che, sabato sera, ha riaperto le porte della piscina Caimi, il centro sportivo oramai in disuso da anni che in occasione della sfilata è stata ristrutturata: mentre in vasca volteggiavano ballerine di nuoto sincronizzato e si scatenavano moto d’acqua e flyboard, fuori dall’acqua si muovevano aitanti uomini di mare in versione moderna.
Sembrava più una cisterna post-moderna, invece, la piscina di Prada, intorno alla quale domenica è andato in scena il nuovo abito della serietà, niente a che vedere con il marinaio-macho di Plein. Aria di mare anche da Gucci, che ieri, sullo sfondo di uno specchio d’acqua, ha fatto un tributo in bella grafia allo stile della marina militare.