Si chiama Madifesto e si tratta del primo ‘European Fashion Summit’. Questa sorta di ‘G8 della moda’, andato in scena dal 4 al 6 giugno a Bruxelles, ha visto riunita un delegazione di dirigenti e imprenditori europei, oltre che istituzioni chiave (federazioni tessili, scuole di moda e design) del settore, giunti nel cuore dell’Unione Europea per condividere le proprie esperienze, oltre che per riflettere sul futuro dei giovani designer e marchi.
Durante gli incontri e le tavole rotonde, è stata compilata una lista di proposte e osservazioni, con l’obiettivo di sottoporre le questioni calde ai membri della Commissione europea, che ha sostenuto l’iniziativa e ha invitato gli organizzatori a riproporla l’anno prossimo, perché oramai la moda, come hanno sottolineato i partecipanti durante la manifestazione, è più che mai un settore globale.
Tra le proposte che sono state avanzate c’è anche la creazione di uno strumento digitale comune per tutti i Paesi dell’Ue, con i contatti degli attori delle industrie della moda e la descrizione del loro lavoro, una sorta di annuario europeo. Infine, si è parlato di sostenibilità, alla luce del legame sempre più diretto che oggi si registra tra sostenibilità aziendale, reputazione e successo finanziario.