Kering vince la maglia ‘green’ tra i big della moda. Il colosso del lusso francese, infatti, spicca al quarto posto della Newsweek Green Rankings del 2014, la classifica stilata dalla rivista statunitense Newsweek insieme con il centro di ricerca Corporate Knights che valuta il comportamento sostenibile delle più grandi società quotate del mondo.
La graduatoria ha tenuto conto di diversi fattori, tra i quali gli sforzi sulle iniziative di gestione dei rifiuti, i progetti di efficienza energetica e l’attenzione a temi come il cambiamento climatico, l’aumento dei costi energetici e il consumo di acqua.
Il marchio d’Oltralpe è l’unico del settore fashion a comparire nella top ten mondiale, preceduto da Vivendi (tlc), Allergan (health care) e Adobe Systems (information technology). Per trovare Lvmh, il più grande competitor del gruppo di Kering, bisogna scendere fino al 75esimo posto. Le altre società del settore abbigliamento e lusso invece sono Dior, al quindicesimo, Adidas, al diciassettesimo, Nike, al ventunesimo, Richemont, al 33esimo, L’Oréal, al 35esimo. Infine, i due colossi del fast fashion Inditex e H&M si piazzano rispettivamente al 91esimo e al 95esimo posto.
Accanto alla lista stilata a livello globale, c’è anche una classifica che si concentra sulle 500 aziende più grandi degli Stati Uniti quotate in Borsa, dove invece la moda scivola più in basso, sotto i primi dieci, comparendo al tredicesimo posto con Nike, al 118esimo con il department store Kohl’s, e poi con Vf e Tiffany, rispettivamente al 150 e 154esimo posto.
“Stiamo registrando – ha detto Elia Wolfson, senior editor di Newsweek – un legame sempre più diretto tra la sostenibilità aziendale, la reputazione e successo finanziario. Molte hanno iniziato a riconoscere che, per avere successo, devono apertamente dar conto del proprio impatto ambientale. L’obiettivo della classifica è quello di sostenere questo tipo di responsabilità. “