Sul telefono di Veronica arriva un messaggino da parte della sua dolce metà, con un link e una frase: “Prova questo sito, magari troviamo qualcosa che ci piace”. La ragazza ha il pc davanti, copia l’indirizzo web e si ritrova su un sito di abiti da sposa. Niente di più banale, apparentemente. Se non che anche la dolce metà appartiene “all’altra metà del cielo”. E che i modelli in questione sono tutti da donna.
Se due ragazze decidono di sposarsi, insomma, possono rivolgersi a degli specialisti. Uno di questi è Helen Bender, la stilista tedesca che propone le sue bridal collection sotto il brand ‘Mode Abyssale’. Si tratta di vestiti per lei e per lei: da una parte il velo e lo strascico, dall’altra pantaloni in pizzo abbinati a giacca o giubbotto, sempre tutto in coordinato.
In Italia, ci ha pensato Giada Curti, la designer siciliana che in occasione della presentazione ad Altaroma della collezione invernale 2011/2012 aveva stupito il pubblico facendo scendere dalle scale del Campidoglio una sposa insieme con la sua compagna.
Il primo pensiero è che sia una trovata pubblicitaria. Ma, nella realtà, è una risposta a una richiesta di una fetta di mercato. La designer teutonica che già era specializzata in abiti da sposa, per esempio, è partita con la sposa al quadrato quando una coppia di amiche si è rivolta a lei perché non trovava quello che voleva. Così, la creativa 27enne, ha coperto questa lacuna del settore.
Tutto il resto è questione di gusti: alcune preferiranno un’accoppiata più classica, abito bianco o crema l’una, magari con un cappuccio in raso e dettagli in pizzo; completo in coordinato pantalone e giacca l’altra. Altre, invece, preferiranno una cerimonia e una festa tutt’altro che ‘normale’. Così potrebbero optare per l’accoppiata nero e oro: la sposa che tiene il bouquet veste un abito corto e scuro con il velo e un super scollo; l’altra indossa una tuta gold sopra il ginocchio, con uno strascico che parte dietro, dalla vita. Tutt’altro che sobria la culotte nera abbinata a calze autoreggenti e camicetta in seta, che fa coppia con il frac bianco portato su un body e un pantalone di pizzo trasparente dello stesso colore.
Scorrendo le foto, emerge che la maggior parte dei lookbook delle case di moda immortalano una sposina in un abito classico e l’altra in gilet e pantaloni. Insomma, si forza lo stereotipo della coppia ‘donna’/’uomo’. Ma se, al di là delle differenze tra compagne, la sposa sognasse comunque di vestirsi da sposa “una volta nella vita”?
Per fortuna, anche gli stilisti ci hanno pensato, proponendo anche l’abbinamento del doppio abito classico: due donne in lungo e in bianco.
Ora Veronica ha lasciato il mouse, ha staccato gli occhi dallo schermo e ha iniziato a sognare, anzi, a sognarsi: “Tutte e due con una mise color panna, lungo strascico e un tocco di pizzo, senza altri fronzoli. Ecco, sarebbe bello così”.