La sfida del tessile si combatte tra India e Cina. Con l’obiettivo di rafforzare la sua industria textile, il governo indiano ha presentato un piano per creare dieci milioni di posti di lavoro in questo settore fino al 2017. Il dossier, presentato nei giorni scorsi dal ministro responsabile per il settore tessile del Paese, prevede anche un occhio particolare alle condizioni di lavoro e ai sistemi di produzione per renderli competitivi ma in linea con i protocolli internazionali. Così, secondo quanto annunciato dal ministro, saranno previste delle linee guida per la manifattura e un piano preciso per la costruzione di nuove fabbriche. Nell’ultimo anno, le esportazioni tessili in India si sono attestate sui 34 miliardi di dollari, per il 65% verso Stati Uniti ed Europa. Secondo le previsioni del governo, quest’anno saliranno a 50 miliardi di dollari. Inoltre nei prossimi anni l’India potrebbe superare la Cina anche nella produzione di cotone. Secondo il report Agricultural Outlook 2013-2022, il rapporto redatto dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Fao), nel prossimo decennio la produzione di cotone in Cina diminuirà del 17%, mentre in India aumenterà del 25 per cento. Incremento che, secondo lo studio, potrebbe consentire all’India di superare la Cina e diventare il più grande produttore di cotone al mondo.