Dopo una serie di rumors e smentite il rapporto tra Costume National e Ittierre è ormai arrivato al tramonto. La conferma è arrivata nei giorni di sfilate milanesi con il défilé della prima linea. A due anni dalla firma dell’accordo con Costume National che prevedeva la produzione per dieci stagioni, le due parti hanno deciso di chiudere il rapporto. Secondo quanto riportato dal sito FashionMag.com, “nel contratto quinquennale per la produzione della nostra collezione principale avevamo un diritto di recesso al secondo anno che abbiamo esercitato, chiudendo anticipatamente il rapporto con Ittierre”, ha spiegato l’amministratore delegato Carlo Capasa. Così i capi della collezione primavera-estate andata in scena sabato sarebbero già stati realizzati da aziende terziste e in particolare dalla veneta Pier, un produttore trevigiano specializzato nell’alto di gamma, che lavora con grandi griffe quali Azzedine Alaïa, Dior homme, Dries Van Noten, Kris Van Assche, Nina Ricci e produce in licenza vari marchi, tra i quali Hussein Chalayan. Per quanto riguarda invece la licenza della seconda linea, C’N’C, la cui partnership di lungo periodo dovrebbe scadere da contratto nel 2019, al momento il gruppo guidato da Ennio e Carlo Capasa starebbe valutando se mantenere o meno la licenza.