Come sarà l’e-commerce tra dieci anni? Difficile quantificare quanto arriverà a valere il giro d’affari del settore online e il peso sul totale dell’intera catena della distribuzione. La sfida è invece provare a immaginare come le vendite online cambieranno i loro servizi per accompagnare le esigenze dei consumatori. Parole d’ordine del “nuovo retail” saranno la prova virtuale dei capi, la facile gestione del reso e la possibilità di personalizzare i prodotti. Il quadro dell’e-commerce del futuro è frutto di una ricerca condotta su quasi duemila utenti da StepFWD in collaborazione con GroupM e Human Highway e promossa da Privalia. Cartina di tornasole del lavoro, presentato nella cornice di Pitti immagine uomo, è quella fascia di 3,5 milioni di italiani, circa il 6% della popolazione considerati “innovatori”, ovvero quanti tendono a precorrere le innovazioni dell’e-commerce e della società.
Trovare soluzioni di risparmio, un’offerta di prodotti più ampia di quella presente in negozio e avere possibilità di acquisto 24 ore su 24 sono le risposte che l’e-commerce già dà ai bisogni dei consumatori. Secondo lo studio, continua però ad essere importante la necessità di integrare l’online con le tradizionali esperienze di acquisto. Nodo della questione è l’impossibilità di potersi vedere addosso il capo prima dell’acquisto. Così non stupisce il fatto che tra le principali richieste dei consumatori per l’e-commerce del futuro ci sia quella di trovare soluzione tecnologiche per poter provare gli abiti, per esempio caricando la propria foto e sistemi che possano identificare le misure del corpo e suggerire la taglia migliore. Ma tra gli auspici c’è anche quello di poter disegnare i vestiti e riceverli pronti in breve tempo e personalizzare abiti e accessori. E ancora la consegna rapida e il reso sempre gratuito. La ricerca realizzata per Privalia dispensa anche qualche consiglio per le case di moda: i consumatori sono sempre più attenti al concetto di praticità e considerano perciò fondamentali tessuti che si adattano alla propria figura. E che soprattutto non si macchino né si stirino.