Continua la fredda primavera di H&M. Dopo i risultati dei primi mesi del 2013, anche il second quarter (al 31 maggio) non lascia intravedere grande luce all’orizzonte.
H&M ha infatti registrato un calo del 10,8% dell’utile netto a 4.660 miliardi di corone svedesi (700 milioni di dollari) con vendite sostanzialmente piatte, come ha comunicato il gruppo in una nota
Il fatturato del trimestre è sceso dello 0,1% a 31.640 miliardi di corone svedesi (4,7 miliardi di dollari), con una forte differenza tra le vendite in valute locali, in aumento del 5%, e quelle a unità comparabili, che comprendono sia negozi sia vendite Web, in discesa del 4 per cento. Una differenza che il colosso del fast fashion ha giustificato con l’impatto negativo della forza della corona svedese rispetto alle valute della maggior parte degli altri Paesi, come ha dichiarato in una nota l’amministratore delegato della società Karl-Johan Persson.
Anche se le vendite sono state forti in Asia, dove il gruppo ha in progetto di espandersi nei prossimi mesi, “quelle complessive non sono state soddisfacenti, anche causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli in marzo e aprile” ha spiegato ancora l’AD, aggiungendo che il secondo trimestre è stato anche un momento di “intensa attività, con circa 100 nuove aperture di negozi” tra cui il suo primo store nell’emisfero sud del Sudamerica, a Santiago in Chile.
Le cose, però, sembrano andare meglio nel mese di giugno, complice forse l’arrivo del gran caldo che si è fatto tanto attendere, con un “aumento del 14% in valute locali nel periodo dal 1 ° al 17 giugno, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno” si legge ancora nel comunicato.