San Carlo dal 1973 si riorganizza. Come già anticipato a gennaio da Pambianconews, uno dei templi del lusso multimarca di Torino ha dato conferma del piano di rimodulazione del proprio business, che si svilupperà lungo un percorso per fasi: dapprima, con la chiusura temporanea dei negozi donna e uomo, poi con l’apertura di un temporary store in via Lagrange, il 2 maggio, per tutto il periodo di riconversione degli spazi che inaugureranno a settembre. Dopo l’estate, infatti, riapriranno due San Carlo, uno dedicato alla donna nei locali dove oggi si vende l’abbigliamento maschile, e uno per l’uomo, in un altro angolo della piazza-salotto della città. L’attuale negozio donna, invece, sarà ceduto prossimamente ad un brand internazionale (c’è chi ha fatto il nome di Uniqlo): nel complesso si dimezzeranno gli spazi, che scenderanno da 4.000 metri quadri di superficie, a un totale di 2.000 metri quadri. La chiusura di uno dei simboli dei multimarca torinesi non è legato agli affitti (i locali sono di proprietà), quanto alla crisi dei multibrand italiani (vedi Pambianco Magazine numero 5). “All’origine della decisione c’è un cambiamento strutturale – dichiara Giorgina Siviero, presidente di San Carlo dal 1973 –, accelerato dalla globalizzazione e dall’attuale crisi: in 40 anni abbiamo assistito ad una trasformazione radicale del nostro settore, sia da un punto di vista culturale sia commerciale, oggi c’è uno scenario complesso, la crisi degli ultimi anni ci ha portato a riflettere sul nostro futuro. Purtroppo abbiamo dovuto prendere una scelta difficile, rinunciando anche ad alcune persone che non sono potute rientrare nel progetto e con le quali abbiamo trovato un accordo”. I dipendenti, ifnatti, passeranno dagli oltre 100 del 2009 a 40.
San Carlo darà anche vita ad una piattaforma virtuale, attraverso il sito internet www.sancarlodal1973.com grazie al quale porterà il suo concept in giro per il mondo proprio nel 40esimo anniversario dalla sua nascita.